Covid, Palù fa il punto sulla variante Xe: dai sintomi alla contagiosità, cosa si sa sul nuovo ceppo del virus
Il virologo e presidente dell'Aifa rassicura sul nuovo ceppo del Covid-19, anche l'Ecdc lo sta monitorando con attenzione
Una nuova variante del Covid-19 sarebbe pronta a minacciare la popolazione mondiale. Dall’Italia, che a inizio aprile ha salutato lo stato d’emergenza tornando a vivere, pian piano, la vecchia quotidianità messa da parte da due anni, sono arrivati messaggi di ottimismo e speranza sulla nuova mutazione del virus.
Variante Xe, il punto di Palù
Intervistato dal Corriere della Sera Giorgio Palù, presidente dell’Agenzia italiana del farmaco, ha voluto rassicurare tutti sul nuovo ceppo del coronavirus, la variante Xe. Il virologo, che vede la variante come una possibile minaccia, non ha però voluto creare inutili allarmismi.
“Non dobbiamo temere le ricombinazioni dei virus appartenenti a sotto-varianti dello stesso ceppo, come è il caso di quella denominata Xe” ha detto Palù. Il presidente Aifa ha sottolineato: “Vanno tenuti sotto controllo ma senza troppi patemi d’animo. Sono scambi genetici di due virus delle sotto-varianti di Omicron, BA1 e BA2, che infettano la stessa cellula e si scambiano pezzetti di geni fino a creare un nuovo virus, non pericoloso in quanto riconosciuto dal nostro sistema immunitario”.
Variante Xe, sintomi e contagi
Il presidente Aifa Giorgio Palù ha anche parlato dei sintomi e della contagiosità del “nuovo” virus: “Le manifestazioni cliniche sembrano tutte caratterizzate da sintomatologia minore. Va segnalato che Xe non è il primo esempio di virus ricombinante identificato durante la pandemia Covid-19. Molti di questi virus ricombinanti sono già comparsi nell’ambito di precedenti varianti per poi estinguersi senza lasciare traccia“.
Palù ha poi spiegato che “non ci sono al momento dati per dire se questo ricombinante abbia caratteristiche di maggiore contagiosità o virulenza rispetto alla sotto-variante BA2 ormai dominante”.
Variante Xe, il lavoro dell’Ecdc
Davanti alla scoperta di una nuova ricombinante del virus, l’agenzia europea Ecdc non resta di certo a guardare. L’agenzia, come riferito da Palù, è infatti sempre vigile su tutte le scoperte sul Covid-19, andando ad analizzare ogni possibile variante per non creare allarmismi nella popolazione mondiale.
Al Corriere Palù ha infatti spiegato: “L’agenzia ha sotto monitoraggio Xe assieme alle forme ricombinanti Xd e Xf, risultanti dallo scambio genetico tra le varianti Omicron e Delta. Al momento non c’è nessun motivo di allarme”.