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Covid, Oms: nuovi casi under 40 e sul vaccino "no a nazionalismi"

L'Oms conferma l'abbassamento dell'età media nel report periodico e fa un appello sul vaccino ai leader mondiali

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La pandemia nel mondo è portata avanti dai giovani e dagli under 40. L’organizzazione mondiale della sanità ribadisce tramite il report periodico sulla diffusione globale del coronavirus, come l’età media dei contagiati si sia drasticamente abbassata, come riportato dall’Ansa.

Covid, Oms: epidemia spinta dai nuovi casi under 40

“L’epidemia sta cambiando e le persone di 20, 30, 40 anni stanno sempre di più pilotando la diffusione. Molti non sanno di essere infetti e ciò aumenta il rischio di contagio dei più vulnerabili” lo ha detto Takeshi Kasai il direttore dell’ufficio del Pacificio occidentale Oms, presentando lo studio in conferenza stampa.

L’età media dei positivi registrata dall’Oms conferma i dati dell’analisi della scorsa settimana compiuta dall’Istituto superiore di sanità italiano: i nuovi contagiati hanno in media 34 anni.

Ma l’Organizzazione mondiale della sanità pone l’attenzione su un altro problema: il tentativo di alcuni Paesi di intestarsi la medaglia da vincitore nella corsa al vaccino. E ancora peggio il rischio che il primo arrivato non condivida la scoperta con il resto della comunità mondiale.

Covid, Oms sul vaccino: “No ai nazionalismi”

Per questo il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus nel briefing periodico sul coronavirus lancia l’appello ai leader mondiali per “prevenire i nazionalismi sui vaccini” e “garantire che le innovazioni siano disponibili per tutti, ovunque, a partire da quelli a più alto rischio”.

“Per un periodo di tempo – ha ricordato Ghebreyesus – alcuni Paesi, causa il lockdown,  sono rimasti senza forniture chiave. Il nazionalismo dell’offerta ha esacerbato la pandemia e ha contribuito al fallimento totale della catena di approvvigionamento globale”.

C’è quindi una “lezione da imparare: Sebbene vi sia un desiderio tra i leader di proteggere prima il proprio popolo, la risposta a questa pandemia deve essere collettiva” perchè “nessuno è al sicuro finché tutti non sono al sicuro”, ha detto il direttore generale dell’Oms.

Ghebreyesus invita quindi la comunità internazionale a “non ripetere gli errori del passato” e ricorda il ruolo dell’Oms di raccordo e coordinamento,  spiegando come si dovrebbe procedere una volta trovato il vaccino: ” Il gruppo consultivo strategico dell’Organizzazione fornirà raccomandazioni per il loro uso appropriato ed equo“.

In particolare ha spiegato il direttore generale “si propone di implementare l’assegnazione dei vaccini in due fasi: nella fase 1, le dosi saranno assegnate proporzionalmente a tutti i Paesi partecipanti contemporaneamente per ridurre il rischio complessivo. Nella fase 2, si terrà conto dei paesi in relazione alla minaccia e alla vulnerabilità”.

Fonte foto: Ansa

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