Lockdown sì o no? Virologi divisi: Silvestri contro Burioni
I 31 mila nuovi casi hanno spinto due virologi a scrivere sui social: Burioni invoca il lockdown, Silvestri dice che sarebbe dannoso
“Oltre 31 mila casi e 199 morti. Io vi faccio solo una domanda: cosa state aspettando?”. Questo il tweet pubblicato da Roberto Burioni, che affianca Nino Cartabellotta, nella richiesta di un lockdown. Il presidente della fondazione Gimbe, pochi minuti prima, aveva posto sullo stesso social un’altrettanta domanda retorica: “Aspettiamo numeri del giorno a 6 cifre per capire che l’epidemia è fuori controllo?”. Non tutti, però, la pensano come loro due.
Covid, contagi in aumento: Silvestri contro il lockdown
Guido Silvestri, virologo all’Emory University di Atlanta, ha scritto su Facebook un post in cui predica calma, chiedendo al governo di non istituire un nuovo lockdown: “Potremmo rimpiangere amaramente un lockdown generalizzato o la richiusura delle scuole”.
L’esperto ha poi citato il primo studio dell’anticorpo monoclonale “neutralizzante LY-CoV-55, alias Brenno“, pubblicato dal New England Journal of Medicine, “la Bibbia della ricerca clinica”, l’ha definita il virologo.
Il risultato principale dello studio è assolutamente benaugurante: “Se usato ai primi sintomi” l’anticorpo porterebbe a una “riduzione del rischio di finire in ospedale del 72% (da 6,3% a 1,6%)”.
“Poi ci sono anche Fede e Luca, cioè i due anticorpi di Regeneron (Regn10933 e Regn10987), quelli dati a Trump, che hanno dato risultati simili, forse anche un po’ migliori – ha aggiunto Silvestri -, per non parlare di altri in via di sperimentazione, tra cui quelli potentissimi di Gsk, previsti per marzo, e i famosi nanocorpi per spray nasale, le ‘truppe cammellate’, per cui ci vorrà più tempo”.
“La cavalleria degli anticorpi sta arrivando”, ha scritto Silvestri su Facebook, aggiungendo: “Nervi saldi, niente panico, usiamo il cervello ed il buon senso”.
Covid, Silvestri e gli anticorpi: “Persistono per mesi nei guariti”
Gli anticorpi neutralizzanti contro il coronavirus “persistono per mesi nella grande maggioranza delle persone che sono guarite da Covid-19“. Questa la buona notizia evidenziata da Guido Silvestri.
Il virologo ha spiegato che i risultati sono quelli di uno “studio imponente, pubblicato oggi sulla rivista ‘Science’ con casistica di oltre 30 mila soggetti, la più grande in assoluto finora”.
Secondo Silvestri, si tratterebbe di una conferma “estremamente importante di risultati simili ottenuti da altri gruppi in casistiche più piccole. Soprattutto, lo studio conferma l’osservazione che re-infezioni con Sars-Cov-2 sono molto rare e supporta l’ipotesi secondo cui si stia formando una robusta immunità di gregge verso il virus nelle aree più colpite dalla prima ondata di pandemia”.