Covid, quando arriverà il vaccino italiano ReiThera: parla Palù
Tramite Invitalia il governo investirà 81 milioni di euro per lo sviluppo del vaccino italiano prodotto dall'azienda biotech di Castel Romano
Investire su un vaccino fatto in Italia per potere essere indipendenti il più possibile nella campagna vaccinale contro il Covid-19. Complici i ritardi nella distribuzione delle dosi di Pfizer e Astrazeneca, il governo ha realizzato più che mai la necessità di avere un prodotto nostrano e ha deciso di finanziare, come riporta Repubblica, con 81 milioni di euro la ReiThera, la biotech che lo sta mettendo a punto.
Il vaccino di ReiThera “è un’ottima iniziativa non solo per l’Italia ma anche per molti nostri giovani che possono dedicarsi alla ricerca e trovare anche uno sbocco occupazionale”, ha detto a SkyTg24 il presidente dell’Aifa Giorgio Palù.
Tuttavia, ricorda che “ci vorrà ancora qualche mese” per valutarne efficacia e sicurezza, “perché è stata appena conclusa la fase 1”. “Non sarà utile in questa fase critica, ma sicuramente più avanti”, dopo l’estate. “Inoltre – ha aggiunto Palù – avremo un’impresa italiana in grado di darci altri contributi”.
Vaccino ReiThera, a che punto è lo sviluppo
Il vaccino sviluppato dall’azienda di Castel Romano, a sud di Roma, non ha bisogno di richiamo, si conserva a temperatura di frigo (2-8 gradi) e, se fosse necessario, in 2-3 mesi può essere modificato per essere efficace contro le varianti del Sars-CoV-2.
Dopo i buoni risultati ottenuti nella fase 1 delle sperimentazioni, la ReiThera sta predisponendo la fase 2, con l’arruolamento di 900 volontari, con l’obiettivo di ottenere gli esiti dei test entro l’estate.
Poi la fase 3, che dovrebbe coinvolgere 10mila volontari reclutati anche all’estero, potrebbe portare all’inizio della produzione di 10 milioni di dosi al mese del vaccino tutto italiano.
Vaccino ReiThera, l’investimento del ministero
A questo scopo Invitalia, l’agenzia nazionale di proprietà del ministero dell’Economia, ha investito 81 milioni di euro, entrando nel capitale della società con una quota del 30%: fondi che verranno distribuiti alla ricerca e lo sviluppo del vaccino per 69,3 milioni di euro, mentre 11,7 milioni saranno destinati al completamento di una nuova area del laboratorio farmaceutico, nel quale sarà prodotto e infialato il vaccino.
“È un accordo importante per ridurre la dipendenza del nostro Paese in un settore delicatissimo per la tutela della salute dei cittadini” ha detto Domenico Arcuri che di Invitalia è amministratore delegato, oltre ad essere commissario all’emergenza Covid-19.
“Siamo orgogliosi dell’accordo con Invitalia che potrà accelerare lo sviluppo del vaccino italiano, cui ReiThera lavora con professionalità e dedizione dall’inizio della pandemia” hanno commentato Antonella Folgori e Stefano Colloca, soci della biotech, a capo dell’azienda che conta per adesso cento dipendenti, 35 anni di media, 70% di donne, in attesa dell’arrivo di altri 40 nuovi colleghi.