Covid Italia, spettro lockdown: Sileri fa il punto su quel che accadrà
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri allontana lo spauracchio del lockdown per l'Italia: "Perché non ci sarà"
L’aumento dei contagi Covid preoccupa. Molti Paesi Ue sono già corsi ai ripari con misure stringenti. Lungo la Penisola la situazione al momento non è delle più rosee ma nemmeno tragica. “Non si arriverà a nessun lockdown” in Italia, “salvo che la gente non faccia proprio la terza dose” ha dichiarato il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, in una intervista rilasciata al quotidiano ‘Il Tempo’, spiegando che “non siamo affatto nella situazione di Austria e Germania, e sono certo che non ci arriveremo”.
Negli ultimi giorni si è fatta strada l’ipotesi di un lockdown per i soli non vaccinati. Il dibattito è aperto. “Anche chiudendo in casa i non vaccinati il virus circolerebbe lo stesso – ha sottolineato Sileri -. Ma è rarissimo il non responder puro, cioè il vaccinato che non riceva proprio alcuna immunizzazione dal virus”.
“Non siamo al bianco e al nero – ha aggiunto -: ci sono tante sfumature di grigio. C’è il vaccinato a cui il virus proprio non riesce ad avvicinarsi nemmeno al naso, quello in cui il virus sì entra, si replica, ma viene bloccato e non ha i sintomi della malattia. Poi quello in cui gli anticorpi prodotti sono pochi o non funzionano bene”.
Sileri: “Non c’è ragione per fare un lockdown”
Il sottosegretario è tornato poi ad allontanare l’eventuale scenario di un lockdown, dicendo che “non ci sarebbe ragione per farlo. Non ha senso alcuno in zona bianca, e non ne ha nemmeno in zona gialla dove le restrizioni sono pochissime”.
“Quando parliamo di Austria – ha evidenziato ancora Sileri-, è un Paese diversissimo. Ha una percentuale di vaccinati di dieci punti inferiore alla nostra, ed è tantissimo. E anche le fasce di età sono molto diverse: da noi i soggetti fragili e anziani sono molto più protetti. Anche in Francia è così: hanno una età media di vaccinati inferiore alla nostra, e molto più scoperta che qui la fascia sopra i 60 anni”.
Secondo il sottosegretario “semmai bisogna spingere a vaccinarsi quelle aree di Italia in cui la percentuale è più bassa che in altre, come ad esempio nel Lazio nella zona di Aprilia”.
In zona rossa, ha concluso Sileri, “non ci finiamo”, “perché è impossibile. E nell’ipotesi remotissima che qualche regione possa diventare arancione, lo stimolo deve essere soprattutto quello di vaccinare di più”.