Covid, immunità di gregge: si allontana il traguardo. Parla Pregliasco
L'obiettivo dell'80% di vaccinati entro settembre è stato mancato per un soffio. Per Pregliasco non si sarebbe comunque raggiunta l'immunità di gregge
L’obiettivo del generale Figliuolo di vaccinare l‘80% della popolazione italiana entro settembre non è stato raggiunto per un soffio. Al 2 ottobre la percentuale di persone vaccinate è del 78,92%, quindi il traguardo non è stato del tutto mancato. Ma per alcuni esperti, l’80% di popolazione vaccinata potrebbe comunque non essere abbastanza a garantire l’immunità di gregge e azzerare quindi i rischi della pandemia di Covid-19.
Covid, Pregliasco: “Spegnimento di SARS-CoV-2 con 90% di popolazione vaccinata”
A parlarne all’Adnkronos Salute è il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che ha affermato che pur raggiungendo la soglia dell’80% di vaccinati “non avremmo avuto l’immunità di gregge“. Questo perché “solo se dovessimo andare sopra il 90% di popolazione generalizzata coperta col vaccino”, inclusi i bambini, “allora magari si arriverebbe a uno spegnimento del virus SARS-CoV-2”.
Il virologo è scettico sul raggiungimento di questa soglia. “Considerando che il coronavirus di per sé addirittura ai guariti non garantisce un’immunità a lungo termine, non si potrà arrivare a un’immunità di gregge intesa come risultato del modello teorico di elevata copertura”.
L’impatto della variante Delta sull’immunità di gregge
Una situazione ulteriormente compromessa dalla variante Delta, che nel corso del 2021 è diventata dominante in Italia e molte altre parti del mondo. “La variante Delta – ha dichiarato il virologo – ha già spostato l’indice di contagio R0 da 2,5 a 7, quindi ha una maggiore capacità di contagio. Questo fa sì che si debbano raggiungere livelli maggiori di copertura che sfiorano l’80-90%” di popolazione vaccinata.
A complicare ancor di più il quadro dell’immunità in Italia è il fatto che “una quota rilevante delle persone più coinvolte dalla variante Delta, che sono i giovanissimi, non è pienamente coperta dal vaccino”, ha osservato Pregliasco. Per il virologo “il virus rimarrà ancora”, ma “il vaccino è fondamentale per raggiungere quella che si può definire ‘convivenza civile‘” con SARS-CoV-2.