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Covid, Gimbe: "Riaperture atto di coraggio sul filo del rasoio"

Covid, il monitoraggio settimanale Gimbe (dati e dettagli dell'andamento della pandemia)

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nino Cartabellotta, presidente di Gimbe, in occasione della pubblicazione del rapporto settimanale sui contagi da Covid, ha speso anche delle parole sul decreto relativo alle riaperture approvato ieri dal Consiglio dei ministri. “Ci si è basati su un ‘rischio ragionato’: è una decisione politica presa sul filo del rasoio se guardiamo ai dati della pandemia e alle coperture vaccinali, ma al tempo stesso un coraggioso atto di responsabilità del Governo per rilanciare numerose attività produttive e placare le tensioni sociali che affida ai cittadini una grande responsabilità”, ha detto Cartabellotta.

“Chiaramente – ha aggiunto – se le graduali riaperture saranno interpretate come un ‘liberi tutti’, una nuova impennata dei contagi rischia di compromettere la stagione estiva”.

Covid, monitoraggio Gimbe: “Circolazione virus in Italia resta sostenuta”

Secondo il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, nella settimana 14-20 aprile, rispetto alla precedente, c’è stata una diminuzione del 7% di nuovi casi (90.030 contro 106.326) e del 17% dei decessi (2.545 contro 3.083).

“La circolazione del virus nel nostro Paese – spiega sempre Cartabellotta – rimane ancora sostenuta. Con la progressiva riduzione dei nuovi casi settimanali, gli attualmente positivi sono calati a 482 mila: il picco della terza ondata è stato raggiunto il 5 aprile con più di 570mila positivi”.

Il report rileva anche un calo del 6% delle persone in isolamento domiciliare (456.309 contro 488.742), un -13% dei ricoverati con sintomi (23.255 contro 26.952) e un -10% dei pazienti nelle terapie intensive (3.151 contro 3.526).

“Gradualmente si allenta anche la pressione sugli ospedali – spiega Renata Gili di Gimbe – ma il numero di posti letto occupati da pazienti Covid è ancora elevato in numerose Regioni”.

Nonostante diversi indicatori siano in diminuzione, sono ancora 12 le Regioni con la soglia di saturazione delle terapie intensive che oltrepassa il 30%: al primo posto c’è la Lombardia con il 48% dei posti letto occupati da malati Covid, seguita da Piemonte (45%), Puglia (44%) e Toscana (43%).

Per i pazienti Covid in area medica, la soglia critica, fissata al 40% dei posti letto occupati, resta elevata in 4 Regioni. “Numeri ancora alti anche per i nuovi ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti di Gimbe – con una media a 7 giorni di 182 ingressi al giorno, seppure in diminuzione da un mese”.

Report Gimbe, il punto sui vaccini

Al 21 aprile risultano consegnate 17.752.110 dosi, il 25,9% di quelle previste nel primo semestre. “Nelle ultime due settimane – sottolinea Cartabellotta – sono state consegnate circa 5,7 milioni di dosi: numeri in crescita, ma ancora lontani dal garantire le 3,5 milioni di somministrazioni settimanali del Piano Figliuolo“.

Al 21 aprile, il 18,8% della popolazione ha ricevuto almeno una dose di vaccino (11.240.182 persone) e il 7,8% ha completato il ciclo vaccinale (4.654.357 persone). Permangono le differenze tra Regioni: la Puglia è ultima con il 6,8% di immunizzati, il Molise è primo al 10%. La campagna su scala nazionale sta accelerando: negli ultimi 21 giorni le dosi inoculate sono cresciute del 35%.

Report Gimbe, il punto sulle vaccinazioni a Over 80 e pazienti fragili

Per quel che concerne la copertura delle categorie più a rischio, Gimbe annota che su 4,4 milioni di over 80 in Italia, 2.282.611 (51,6%) hanno completato il ciclo vaccinale e 1.336.007 (30,2%) hanno ricevuto la prima dose.

Dal 20 aprile, nel database ufficiale, è stata inserita la specifica categoria dei soggetti fragili e caregiver: questi, in totale, hanno ricevuto 1.847.928 dosi.

Nella fascia 70-79 anni ( 5,9 milioni di italiani), 284.113 (4,8%) hanno completato il ciclo vaccinale e 2.133.528 (35,7%) hanno ricevuto la prima dose. Fascia 60-69 anni (7,3 milioni), 438.890 (6%) hanno completato il ciclo vaccinale e 965.448 (13,1%) hanno ricevuto la prima dose.

Fonte foto: ANSA
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