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Covid, Zangrillo e Galli: è scontro sulla curva dei contagi

Pareri contrastanti di Alberto Zangrillo e Massimo Galli sull'attuale situazione coronavirus in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

“Il messaggio è che dobbiamo essere tranquilli, l’Italia sta reagendo in modo positivo”. Con queste parole Alberto Zangrillo, primario di anestesia e rianimazione dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha commentato l’attuale situazione coronavirus in Italia a ‘Stasera Italia’ su Rete Quatto.

“Il sistema sanitario – ha spiegato – è formato da entità che devono essere coordinate e armonizzate. Se la gente è terrorizzata, ha un unico punto di riferimento, l’ospedale, e questo è profondamente sbagliato”.

“Alle 18 – ha detto Zangrillo – ho fatto un giro nel reparto Covid dell’ospedale: c’erano persone che dialogavano, che parlavano al telefono, che aspettavano la cena. Poi ci sono anche quelli che hanno contratto la malattia in forma grave. Nella prima ondata arrivavano troppo tardi in ospedale, ora arrivano in modo precoce e questo facilita le terapie”.

Covid, Galli: situazione “allarmante”

Di diverso parere l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli che, intervenendo ad ‘Agorà’ su Rai 3, ha affermato che “probabilmente, ma devo verificarlo” la curva dei contagi sale “forse oltre le previsioni. E questo è estremamente allarmante“.

Galli ha detto che ieri sera al Sacco “avevamo 19 pazienti intubati, 47 persone in Cpap su 300 ricoverati, ed eravamo già arrivati ad aver riempito tutto quello che avevamo ulteriormente aperto. L’ospedale a oggi ha attivato oltre 300 letti per il ricovero Covid. Abbiamo già riconvertito di tutto e di più. L’ortopedia non è più un’ortopedia, ma è un reparto Covid per capirci”.

“Abbiamo già riconvertito tutto quello che si poteva riconvertire, a 30 letti al giorno, per arrivare all’attuale situazione e probabilmente non basterà”, ha sottolineato.

“La situazione – ha aggiunto – è decisamente pesante. Anche per sostenere gli sforzi di tutti i collaboratori, dico che stiamo tenendo duro e anche parecchio. Ma più di tanto non puoi tirare la corda, perché rischia di spezzarsi”.

L’infettivologo ha più volte attaccato Zangrillo, che a luglio aveva dichiarato che “il virus dal punto di vista clinico non esiste più“. “Tocca essere cortesi pure con chi ha avuto torto, ma non è il solo. In molti quest’estate hanno alleggerito la gravità della situazione“, ha detto Galli in una intervista a La Stampa.

Fonte foto: Ansa
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