Covid, boom di contagi: il Veneto anticipa la zona gialla. La decisione a sorpresa di Zaia
Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha illustrato una nuova ordinanza che prevede misure più restrittive per arginare la diffusione del Covid
Nonostante l’ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza abbia fissato in lunedì 20 dicembre 2021 la data di partenza per la “zona gialla” in Veneto, il presidente di Regione Luca Zaia ha preso la decisione di anticipare il cambio di colore, con un’ordinanza di “principi e raccomandazioni”.
Veneto in zona gialla: le nuove misure
La nuova ordinanza illustrata da Luca Zaia che anticipa la “zona gialla” entra in vigore dalla mezzanotte di oggi fino al 16 gennaio 2022.
L’ordinanza prevede che al di fuori delle abitazioni la mascherina va utilizzata subito, sempre all’aperto, ad eccezione dei bambini sotto i 6 anni e i soggetti con patologie e disabilità.
Per gli operatori sanitari e socio-sanitari, è aumentata a 4 giorni la frequenza dei test per lo screening (finora era ogni 10 giorni) indipendentemente dallo stato di vaccinazione. Lo stesso avviene al momento del ricovero e ogni 4 giorni per i degenti.
Boom di contagi in Veneto: gli ultimi dati
In Veneto i contagi Covid giornalieri sono tra i più alti di sempre: 5.557 i positivi in 24 ore, per una incidenza del 5,1% sul totale dei tamponi effettuati (108mila). Il numero, tuttavia, come ha avvertito il governatore Luca Zaia, risente in parte del caricamento di dati precedenti (giovedì i nuovi positivi erano apparsi un po’ in calo).
Il totale degli infetti in Veneto, dall’inizio della pandemia, ha raggiunto i 570.842.
In alcune dichiarazioni riportate da ‘Ansa’, il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha spiegato: “Il Veneto ha il 13% di occupazione delle terapie intensive, tre sopra il limite di zona gialla, e in area medica il 15%, esattamente quello che fa scattare la zona gialla”.
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, commentando in un videomessaggio i dati dell’ultimo monitoraggio sul Covid dell’Iss, ha detto: “La zona del nord est ha la circolazione del virus più elevata e questa si sta diffondendo lungo la costiera adriatica; Val d’Aosta e Liguria cominciano a mostrare aumento di circolazione”.
Ancora Brusaferro: “La variante Omicron sta crescendo anche nel nostro Paese alla giornata di oggi nella piattaforma che raccoglie le sequenze del virus vengono segnalate 55 varianti Omicron identificate”.
E poi: “La crescita è più contenuta rispetto agli altri Paesi ma è sostanzialmente una crescita e tutte le Regioni hanno curve in salita”.