Covid, perché i bambini si ammalano in modo diverso: la scoperta

I bambini, fin dall’inizio della pandemia di coronavirus, hanno mostrato una risposta immunitaria diversa rispetto a quella degli adulti. A fornire una spiegazione esaustiva delle differenze tra l’infezione dei bambini rispetto a quella degli adulti è ora uno studio italo-americano pubblicato sulla rivista Nature Immunology.

Per i ricercatori, gli anticorpi indotti dal Sars-CoV-2 nei bambini sono marcatamente diversi da quelli dell’adulto, segno che il corso dell’infezione è ben più rapido nei più piccoli.

I bambini, ad esempio, producono pochi anticorpi neutralizzanti e pochi anticorpi specifici rivolti contro la proteina Spike, quella che riveste il virus ed è la sua arma principale per entrare nelle cellule umane.

Bambini, la diversa risposta immunitaria: lo studio

Gli immunologi della Columbia University, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli “Luigi Vanvitelli”, sono arrivati così a importanti conclusioni sulla particolare risposta immunitaria dei pazienti più giovani.

“I piccoli eliminano il virus in maniera più efficiente e rapida, quindi potrebbero proprio non aver bisogno di una forte risposta immunitaria”. Lo ha dichiarato all’Ansa il direttore dello studio, Matteo Porotto.

“Ciò potrebbe anche indicare che i bambini restino contagiosi per meno tempo e quindi non abbiano un gran ruolo nel diffondere l’infezione”, ha sottolineato Porotto.

Coronavirus nei bambini, le conclusioni dello studio italo-americano

Lo studio si è basato sull’analisi del profilo anticorpale di 47 bambini e 32 adulti. Da quello che è emerso, i bambini infettati dal Sars-CoV-2 presentano pochi anticorpi contro Spike, la proteina usata dal virus per infettare le cellule.

I piccoli, infine, presentano anche pochi anticorpi neutralizzanti, segno che il virus non si diffonde nel corpo del bambino, infettando poche cellule, e che questo si libera del virus in meno tempo dell’adulto.