"Contagi in aumento ma non per i tamponi": l'allarme dell'esperto
Secondo il fisico Giorgio Sestili l'aumento dei casi positivi non sarebbe più giustificato dall'aumento dei tamponi. E propone delle soluzioni
Con il nuovo record degli 8.804 nuovi casi di oggi torna a salire anche il rapporto fra casi positivi e tamponi eseguiti (162.932) che raggiunge il 5,4%. Si tratta del “l valore più alto registrato in questa seconda ondata”, ha scritto su Facebook il fisico Giorgio Sestili, fondatore e fra i curatori della pagina ‘Coronovirus: Dati e analisi scientifiche‘. Secondo l’esperto, questo dato “significa che l’aumento dei tamponi non giustifica più l’aumento dei contagi e che il contact tracing non sta funzionando”.
“Ieri – ha fatto notare Sestili – il rapporto tra positivi e tamponi era al 4,8%. Oggi è al 5,4%”.
Secondo il fisico, il 16 ottobre si toccherà quota 10 mila positivi.
Nei commenti, l’esperto ha spiegato che “un nuovo lockdown” sarebbe “un enorme fallimento, per il governo in primis, ma poi per tutti noi, perché innescherebbe un disastro economico e sociale”.
“E poi – ha aggiunto – dopo un mese di lockdown che succede? Che ricominciamo dall’inizio, con i contagi che ripartono e l’inverno che deve ancora iniziare”.
Sestili ha poi sottolineato come vadano immediatamente adottate “misure forti, quello sì, e anticipare i tempi. Fare quello che stanno facendo ora in Spagna, Francia e Regno Unito, con 20 mila contagi al giorno, adesso che in Italia siamo ancora sotto i 10 mila.
Purtroppo sembra che anche noi non stiamo sfruttando il vantaggio che questa volta ci è stato concesso”.
Sestili ha proposto di chiudere le palestre, così come bar e locali dopo le 21, concedendo di lavorare in smart working a chiunque possa farlo.
Per quel che riguarda la scuola, “didattica a distanza al 50% per le superiori, assunzioni di massa per i docenti, classi non più da 15 studenti (è utopia, lo so)”.
Infine, i mezzi pubblici: “Investimenti seri e raddoppio dei mezzi a disposizione (altra utopia, lo so)”.