Cosa sono gli anticorpi monoclonali Covid? Come funzionano, quando usarli e quali sono autorizzati in Italia
Tutto ciò che serve sapere sugli anticorpi monoclonali, tra le armi più promettenti contro il Covid-19
Gli anticorpi monoclonali sono annoverati tra le armi più promettenti contro il Covid-19, oltre ai vaccini e ai farmaci antivirali. Autorizzati in Italia nel febbraio del 2021, col tempo si sono aggiunte nuove formulazioni a supporto di ulteriori dati che ne hanno comprovato l’efficacia.
- Cosa sono gli anticorpi monoclonali?
- Per chi sono autorizzati gli anticorpi monoclonali?
- Quando usare gli anticorpi monoclonali?
- Come si somministrano gli anticorpi monoclonali?
- Quali sono gli anticorpi monoclonali attualmente autorizzati?
- Anticorpi monoclonali, il parere della Commissione tecnico-scientifica dell'Aifa
Cosa sono gli anticorpi monoclonali?
Gli anticorpi monoclonali sono proteine prodotte in laboratorio che funzionano in maniera simile agli anticorpi prodotti naturalmente dal sistema immunitario. Hanno quindi la funzione di combattere i virus e le infezioni da essi causate. Similmente al plasma, gli anticorpi monoclonali sono “esogeni”, cioè non prodotti dall’organismo, ma forniscono una protezione intanto che il corpo produce naturalmente i propri anticorpi.
Per chi sono autorizzati gli anticorpi monoclonali?
Il 10 marzo 2021, l’Aifa ha comunicato l’attivazione web e la pubblicazione delle schede di monitoraggio del Registro Anticorpi monoclonali per Covid-19, specificando la seguente indicazione terapeutica:
L’uso degli anticorpi monoclonali è autorizzato in soggetti di età >12 anni, positivi per Sars-CoV-2, non ospedalizzati per Covid-19, non in ossigenoterapia per Covid-19, con sintomi di grado lieve-moderato di recente insorgenza (e comunque da non oltre 10 giorni) e presenza di almeno un fattore di rischio (o almeno 2 se uno di essi è l’età >65 anni).
Quando usare gli anticorpi monoclonali?
Gli anticorpi monoclonali sono indicati per le persone nelle prime fasi della malattia, ad alto rischio di sviluppare forme gravi, come ad esempio i soggetti fragili.
Come si somministrano gli anticorpi monoclonali?
La somministrazione avviene attraverso una infusione endovenosa di circa un’ora con un tempo di osservazione tra i 15 e i 30 minuti.
Quali sono gli anticorpi monoclonali attualmente autorizzati?
La Commissione europea, dopo il parere dell’Agenzia europea per i medicinali (Ema), ha autorizzato i seguenti medicinali contenenti anticorpi monoclonali contro il virus Sars-CoV-2:
- associazione casirivimab-imdevimab denominata Ronapreve (Regeneron/Roche) per il trattamento e la prevenzione di Covid-19;
- regdanvimab denominato Regkirona (Celltrion Healthcare Hungary Kft) per il trattamento di Covid-19;
- sotrovimab denominato Xevudy (dell’azienda GSK) per il trattamento di Covid-19.
La Commissione europea non ha ancora approvato l’associazione di anticorpi monoclonali bamlanivimab-etesevimab (Eli Lilly) per il trattamento di Covid-19, ma l’Italia l’ha autorizzata in via temporanea con il decreto del ministro della Salute del 6 febbraio 2021 e con la proroga del 12 luglio 2021, pubblicati in Gazzetta ufficiale.
Anticorpi monoclonali, il parere della Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa
Il 4 febbraio 2021, la Commissione tecnico-scientifica dell’Aifa forniva il proprio parere sugli anticorpi monoclonali, sulla base di dati preliminari.
Nel parere viene specificato che “possa essere opportuno offrire comunque un’opzione terapeutica ai soggetti non ospedalizzati che, pur avendo una malattia lieve/moderata risultano ad alto rischio di sviluppare una forma grave di Covid-19 con conseguente aumento delle probabilità di ospedalizzazione e/o morte”.
L’Aifa pubblica su base settimanale un report di monitoraggio relativo agli anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19. I report sono visionabili a questo indirizzo.