Cosa comporta la zona arancione? Quali sono le 4 regioni a rischio, quanto dura e cosa cambia per gli abitanti
Quattro Regioni italiane rischiano di passare in zona arancione col prossimo monitoraggio sul Covid in Italia: quali sono le aree più a rischio
Il bollettino di giovedì 20 gennaio sembra spingere altre 4 regioni italiane dal giallo all’arancione. Secondo i protocolli, il passaggio dipende dall’occupazione delle terapie intensive e dei posti letto in ospedale per i ricoveri ordinari: non si devono superare, rispettivamente, il 20% e il 30%. Chi lo fa passa in zona arancione. Da lunedì 24 gennaio potrebbe toccare a 4 regioni: ma cosa comporta la zona arancione? Quanto dura? E cosa cambia per gli abitanti? Ecco cosa c’è da sapere.
Colori Regioni, chi rischia la zona arancione
Nella giornata di venerdì 21 gennaio, con i dati ufficiali, il ministro della Salute, Roberto Speranza, dovrebbe firmare il passaggio di 4 regioni dalla zona gialla a quella arancione:
- Piemonte
- Sicilia
- Friuli Venezia Giulia
- Abruzzo
La prima (e unica, al momento) regione a tornare arancione è stata la Valle d’Aosta: la scorsa settimana ha visto le terapie intensive raggiungere il 24% e i ricoveri ordinari addirittura il 69%.
In quella rilevazione erano comunque sul filo le quattro regioni che adesso rischiano di seguire la Valle d’Aosta, dato che avevano superato uno dei valori attenzionati, mentre il secondo era al limite. Nel bollettino del 20 gennaio, invece, questa è la situazione:
- Piemonte (22,8% e 30,3%)
- Sicilia (20,2% e 36,7%)
- Friuli Venezia Giulia (22,9% e 33,6%)
- Abruzzo (22,2% e 31,6%)
Di queste, solo il Piemonte è in bilico. Per il resto dovrebbero passare in giallo anche Sardegna e Puglia, mentre le uniche in bianco resterebbero Umbria, Molise e Basilicata.
Sistema colori Regioni: cosa ha detto Franco Locatelli
Domenica 16 gennaio, a ‘Che Tempo Che Fa’, il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli aveva parlato della possibile revisione del sistema dei colori delle Regioni.
“Il sistema di colorazione delle Regioni è stato elaborato dal ministero della Salute in accordo con le Regioni in un’epoca diversa – aveva spiegato -: che si possa arrivare a una riconsiderazione è nella logica delle cose”. Le Regioni hanno chiesto lo stop, presto potrebbero esserci novità.
Zona Arancione, tutte le regole: dal bar agli hotel
In zona arancione tutte le attività rimangono aperte, ma nei bar e nei ristoranti possono entrare soltanto i possessori di Green pass rafforzato. Compresa la consumazione all’aperto o al bancone. Questo significa che servirà essere:
- vaccinati;
- guariti.
Ci sarà quindi il divieto per coloro che non hanno il Green pass rafforzato o hanno la semplice certificazione base (quella che si ottiene con il tampone rapido o molecolare e ha una durata oraria limitata).
Resta, per tutti, la possibilità di usufruire dei servizi di delivery o take away.
Infine, per quanto riguarda le strutture alberghiere come ad esempio gli hotel, gli ospiti esterni potranno accomodarsi al chiuso o all’aperto solamente con il Green pass rafforzato. I clienti che alloggiano nell’albergo, invece, potranno mangiare all’interno sia col Green pass base sia con quello rafforzato.
Zona arancione, i divieti per chi non ha il Green pass rafforzato
In sostanza, il passaggio in zona arancione colpirà duramente le persone sprovviste di Green pass rafforzato, dato che sono previsti ulteriori divieti rispetto alle altre zone:
- divieto di uscire dal proprio comune di residenza se non per motivi di “lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune”;
- divieto di accesso agli impianti di risalita delle piste da sci;
- divieto di accesso ai centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi;
- divieto di partecipazione ai corsi di formazione in presenza;
- divieto di pratica di sport di contatto.