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Coronavirus, nella zona rossa arriva l'esercito

Interessato il Lodigiano, aumentati i check point

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Da 15 a 35 check point, arriva anche l’esercito: il livello di guardia è stato alzato nella zona rossa del Lodigiano. L’area, che conta dieci comuni tra cui Codogno, Casalpusterlengo e Castiglione d’Adda, è stata raggiunta anche dai militari. Lo conferma all’Ansa Michele Capone, comandante del Nucleo Investigativo dei carabinieri di Lodi.

“I check point – ha detto – sono sensibilmente aumentati sul perimetro della cinturazione e alcuni sono stati allestiti anche all’interno della zona rossa”. Sul posto, prosegue, “è arrivato anche personale dell’esercito”. L’area, comunque, non è stata estesa.

La misura è scattata nella serata di ieri, “dalle ore 19 si è passati a un ulteriore livello di chiusura” spiega il tenente colonnello dei Carabinieri di Lodi, Rosario Giacometti. “Si è deciso di ridurre al minimo possibile le entrate e le uscite delle persone dalla zona del focolaio – prosegue -, ovviamente vengono garantiti i servizi essenziali e il transito di beni alimentari e farmaceutici”.

Coronavirus, la richiesta di Coldiretti: “Lasciate transitare i contadini nella zona rossa”

L’emergenza coronavirus rischia di paralizzare il lavoro di 500 aziende agricole nei comuni della zona rossa fra Lombardia e Veneto. Lo riferisce Coldiretti attraverso una nota, che accende i riflettori sugli effetti economici ed occupazionali dei provvedimenti restrittivi adottati in aree a forte vocazione agricola. Dagli allevamenti ai vigneti, dagli agriturismi alle cantine.

Nella fascia di quarantena – spiega Coldiretti – vivono oltre 100 mila fra mucche e maiali. La limitazione della circolazione di merci e persone, nonché le misure di prevenzione, impediscono una adeguata assistenza nelle stalle. Mentre nei campi pesano i vincoli agli spostamenti degli operai trattoristi dalle proprie abitazioni al posto di lavoro, in vista delle semine.

La richiesta di Coldiretti è verificare quanto prima che tutto il personale addetto al controllo dei varchi tra zona rossa e gialla sia adeguatamente formato ed informato sulla deroga alla movimentazione di persone, mezzi e prodotti per il settore agricolo ed agroalimentare, comprese le aziende di biogas.

Secondo l’associazione, infatti, ci sarebbero stati “diversi casi di mungitori che sono stati bloccati ai posti di controllo e fatti allontanare, sebbene si siano presentati con i documenti che attestano il loro lavoro in aziende zootecniche della zona rossa”.

Fonte foto: Ansa
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