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Coronavirus, Vaia detta la linea da seguire su scuola e giovani

Francesco Vaia, direttore dello Spallanzani, detta la linea da seguire in merito al coronavirus e auspica decisioni rapide

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Francesco Vaia, direttore sanitario dello Spallanzani, detta la linea da seguire in relazione all’aumento dei contagi di coronavirus, auspicando decisioni risolute e celeri. Per farlo, si è affidato a Facebook, dichiarando che “non è il tempo della paura né del panico ma della responsabilità”. “Leggo negli occhi di tutte le persone che incontro una domanda: che sta succedendo? Davvero sta riprendendo tutto? Adesso che facciamo? – prosegue Vaia -. In tempi non sospetti la comunità clinica e scientifica più avvertita e moderata aveva lanciato un appello ai giovani perché non ascoltassero i cattivi maestri. Ai genitori perché riprendessero in mano il ruolo di orientamento e di accompagnamento assumendosi anche la responsabilità di dire no qualche volta, esercitando così in concreto il dovere della genitorialità”.

“Ora però guai a chi si rende protagonista di messaggi di paura che paralizzano il Paese e rischiano di aumentare le sequele psicologiche, sopratutto a danno dei più giovani”, spiega sempre il direttore dello Spallanzani.

E ancora: “Sobrietà, equilibrio, responsabilità, decisioni da prendere ormai non più procrastinabili, questi i nostri temi. La sanità, gli operatori sanitari, tutti, nel nostro Paese, stanno facendo la loro parte, spesso rinunciando a ferie meritate e lavorando sotto il sole a temperature insopportabili. Ma ora chi deve decidere, decida, rapidamente”.

Vaia quindi aggiunge: “Evitare che si imbarchino nei porti, aeroporti e stazioni persone positive al coronavirus ma asintomatiche e senza febbre . Un biglietto, un tampone deve essere la decisione, ma rapida! Possibile che non si riesca ad attuare un protocollo, un’intesa tra Stati?”.

Si passa al capitolo scuola: “Aumentare il numero delle aule scolastiche e gli spazi della socialità. Si può rapidamente accedere ad un accordo con le scuole paritarie? Perché occupare cinema e teatri che invece vanno riaperti e rilanciati? Perché tutto deve avvenire a danno della cultura e di un patrimonio prezioso per il nostro Paese?”.

“Perché – prosegue – sempre questa logica della emergenza infinita e delle scelte dettate da rincorse affannose alla risoluzione dei problemi quando ormai sono già esplosi in tutta la loro gravità mentre si possono evitare intervenendo a monte? Aumentare e migliorare i mezzi di trasporto pubblico accedendo ai fondi europei. Sono mesi che lo diciamo”.

“Usciamo dalla paura e dalla paralisi che ne deriva. Usciamo da questo brutto sogno riprendendo in mano la speranza ma anche la capacità decisionale dimostrando nei fatti di essere un grande Paese”, ha concluso.

Fonte foto: ANSA
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