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Coronavirus, buone risposte dal farmaco anti artrite a Modena

Dopo il via libera dell'Aifa, i primi risultati che arrivano da Modena sono incoraggianti

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Tocilizumab, il farmaco anti artrite reumatoide sperimentato anche sui pazienti positivi al coronavirus, sta dando i primi buoni risultati nei test effettuati a Modena. Ad affermarlo, come riporta Ansa, è la direttrice di Malattie infettive dell’Azienda ospedaliero universitaria (Aou) Cristina Mussini.

La ricerca, nella quale la dottoressa Mussini è la principale co-investigatrice, è coordinata dall’Istituto nazionale per lo studio e la cura dei tumori di Napoli e vedrà la somministrazione del farmaco a 330 pazienti dopo il via libera dell’Aifa.

“Nelle scorse settimane – ha dichiarato Mussini – abbiamo cominciato a utilizzare Tocilizumab, in associazione con l’idrossiclorochina, per abbassare la carica virale nei pazienti Covid-19 positivi”.

“Al momento nella ventina di pazienti nei quali è stato usato si rilevano buone risposte, anche se occorre più tempo per valutare i reali risultati della terapia”, ha aggiunto.

La sperimentazione è stata approvata il 17 marzo dall’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e ieri, come ha spiegato l’azienda modenese, è arrivata anche l’approvazione del Comitato etico dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma.

“Ora – ha spiegato la dottoressa Cristina Mussini – come centro sperimentatore, potremo approfondire questo studio e valutare l’efficacia Tocilizumab su un ampio campione di pazienti per capire se può essere un valido alleato contro tutte le polmoniti più serie, oppure solo su alcune di esse”.

“Grazie alla collaborazione l’Ircss di Reggio Emilia, in seno a Unimore, possiamo arruolare pazienti anche a Reggio Emilia e questo ci consentirà di essere uno dei centri con la casistica più ampia”, ha dichiarato.

A Napoli, intanto, sono stati estubati ieri due pazienti trattati con Tocilizumab. Lo ha dichiarato Vincenzo Montesarchio, infettivologo all’ospedale Cotugno: “”Al primo era stato somministrato il farmaco il 7 marzo, al secondo il 10 marzo. Erano entrambi in rianimazione in prognosi riservata”.

Fonte foto: Ansa
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