Coronavirus, positivo un collaboratore del Papa a Santa Marta
Il prelato vive da tempo nella stessa residenza vaticana in cui si trova Papa Francesco
È stato trovato positivo al coronavirus un monsignore italiano in servizio presso la Segreteria di Stato vaticana. Il prelato portato in ospedale, come riporta Ansa, vive da tempo a Casa Santa Marta. Si tratta della stessa residenza vaticana dove abita papa Francesco, così per l’edificio e i suoi abitanti sono state adottate le misure di prevenzione previste dai protocolli.
Salgono quindi a cinque i casi di positività in Vaticano. “Allo stato attuale sono quattro i casi di positività al coronavirus riscontrati: oltre al primo di cui si è data precedentemente notizia, si tratta di un dipendente dell’Ufficio Merci e di due dipendenti dei Musei Vaticani”, aveva detto ieri il direttore della Sala Stampa Matteo Bruni.
“Le quattro persone erano state poste in isolamento in via cautelativa prima che risultassero positive al test e il loro isolamento dura ormai da oltre 14 giorni; attualmente sono in cura in strutture ospedaliere italiane o presso la propria abitazione”, aveva spiegato martedì.
Intanto il Papa è tornato sul tema della pandemia da Covid-19. Nell’udienza generale trasmessa in diretta video dalla Biblioteca del Palazzo apostolico, il Papa ha ricordato che esattamente 25 anni fa “San Giovanni Paolo II promulgava l’Enciclica ‘Evangelium vitae’, sul valore e l’inviolabilità della vita umana”, e “oggi, ci troviamo a rilanciare questo insegnamento nel contesto di una pandemia che minaccia la vita umana e l’economia mondiale”.
A mezzogiorno, inoltre, sempre in video dalla Sala della Biblioteca, il Pontefice ha pregato con il Padre Nostro in contemporanea con i leader e i fedeli di tutte le Chiese e le Comunità cristiane.