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Coronavirus, nuovo lockdown: il ministro Boccia fa chiarezza

Il ministro Francesco Boccia ha parlato dei lockdown regionali, escludendo una nuova chiusura generalizzata come a marzo

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato il:

“Quel tipo di lockdown di marzo, con tutti gli interruttori staccati e il Paese al minimo, lo dico chiaramente non ce lo avremo, non possiamo permettercelo. Non reggerebbe il Paese”. Così il ministro  per gli Affari regionali Francesco Boccia ospite a “Porta a Porta” su RaiUno. “Questo non esclude che facciamo dei lockdown rigorosi e territoriali come quelli che abbiamo già iniziato”.

Il ministro ha partecipato in giornata alla riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione di maggioranza nel corso del quale è stato ribadito, secondo quanto riporta l’Ansa, l’iter da seguire per le nuove restrizioni.

La scelta resterebbe quella di lasciare che siano le ordinanze del ministro della Salute Roberto Speranza a imporre nuove strette nelle Regioni dove i dati del contagio siano peggiorati. La procedura di valutazione che potrebbe portare ad altre aree ‘arancioni’ o ‘rosse’ verrà fatta venerdì dopo l’elaborazione dei nuovi dati. A rischiare sono Campania, Veneto, Emilia Romagna e Friuli Venezia Giulia.

“Il numero dei deceduti aumenterà ancora nei prossimi giorni, purtroppo, e per tenerlo giù il più possibile ora dobbiamo fare i sacrifici che è necessario fare, che non significa il lockdown nazionale come a marzo”, ha detto Boccia a “Porta a Porta”.

“Nella terza settimana (dopo due di misure restrittive, ndr) sarà possibile allentare su alcune province. Finite le due settimane di monitoraggio si potrà avere un regime diverso”, ha spiegato.

Rispondendo ad una domanda sulla nomina del commissario alla sanità della Calabria, il ministro ha affermato che il governatore Spirlì “non era d’accordo, ma non si è opposto, con grande rispetto istituzionale ha preso atto che quella era la proposta”.

Il commissario Zuccatelli, ha spiegato Boccia, “non è stato nominato dall’alto e non è che nessuno lo conosceva, era un tecnico che da molto tempo lavorava in Calabria, su un territorio limitato”.

Poi riguardo a Gino Strada: “Ha dato disponibilità a dare una mano, la valutazione la sta facendo Speranza. Strada è già in Calabria ed è già in contatto con il commissario e fa già delle cose importanti. Se decide di aumentare il suo impegno in Calabria non può che far bene. Ma in Calabria dobbiamo esserci tutti noi, deve esserci lo Stato”.

Infine un passaggio sul tema della concessione ad Autostrade per l’Italia, nel giorno dell’arresto dell’ex ad Giovanni Castellucci: “Il tempo per quanto ci riguarda è scaduto ed è chiaro anche a loro. Spero prendano atto che quella stagione si è conclusa. Penso sia alle battute finali, se non si chiude revochiamo”.

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