Coronavirus, novità idrossiclorochina. Lo studio che cambia tutto
L'idrossiclorochina nei pazienti covid ridurrebbe il tasso di mortalità, senza effetti collaterali legati al cuore
Novità importanti sull’uso dell‘idrossiclorochina sui pazienti Covid. Il farmaco anti artrite reumatoide ridurrebbe il tasso di mortalità, senza effetti collaterali legati al cuore. Come riferisce Ansa si tratta dei risultati di uno studio realizzato dall’Henry Ford Health System e pubblicato sull’International Journal of Infectious Diseases.
In un’analisi su larga scala che ha coinvolto 2.541 pazienti ricoverati in ospedale tra lo scorso 10 marzo e il 2 maggio in sei ospedali della rete dell’Henry Ford, lo studio ha rilevato che è morto il 13% di quelli trattati con la sola idrossiclorochina rispetto al 26,4% non trattato con lo stesso principio attivo. Nessuno dei pazienti ha avuto gravi complicazioni cardiache.
“I nostri risultati, che differiscono dagli altri studi, li attribuiamo al trattamento precoce e fanno parte di una combinazione di interventi che sono stati effettuati in una terapia di supporto dei pazienti, incluso un attento monitoraggio cardiaco. Il nostro dosaggio differiva anche da altri studi che non mostravano benefici per il farmaco”, spiega Marcus Zervos, responsabile della divisione di Malattie Infettive dell’Henry Ford.
Lo studio ha anche scoperto che i pazienti trattati solo con l’azitromicina o con una combinazione di idrossiclorochina e azitromicina sono risultati in condizioni leggermente migliori rispetto a quelli non trattati con i farmaci.
L’analisi ha rilevato che è morto il 22,4% delle persone trattate solo con azitromicina, il 20,1% di chi ha avuto la combinazione azitromicina e idrossiclorochina e il 26,4% di coloro non erano stati trattati con nessuno dei due farmaci.