Coronavirus, Landini al veleno: "Amazon non può lavorare così"

Non le ha mandate di certo a dire Maurizio Landini. Il segretario della CGIL, a margine del decreto “cura Italia” per l’emergenza coronavirus, si è scagliato contro Amazon: “Non è accettabile che il profitto venga prima della sicurezza delle persone!” ha detto durante il suo intervento ieri sera a Piazzapulita in prima serata su La7.

La trasmissione di Corrado Formigli ha realizzato un servizio sulla sede, quartier generale, di Amazon a Piacenza, una delle province più colpite dal coronavirus. Mentre fuori tutto è fermo, qui oltre 1500 dipendenti lavorano a pieno ritmo come se niente fosse. Nelle paure non tutti sono a distanza di sicurezza e non tutti indossano guanti e mascherine.

Nonostante l’azienda abbia promesso di dare “priorità” ai prodotti necessari, i lavoratori gestiscono pacchi e oggetti che, spesso, non sono beni di prima necessità e per farlo rischiano la propria salute. “Amazon è una città sempre viva” dice un dipendente; “Amazon non riesce a metterci in sicurezza” ripete un altro e ancora “non si può permettere di scioperare”.

Collegato in diretta Skype c’era il segretario Cgil Maurizio Landini che ha espresso tutto il suo disappunto per questa vicenda: “Abbiamo fatto un accordo che dice che per poter produrre bisogna garantire la sicurezza rispettando tutte le norme. Non è accettabile che il profitto di Amazon venga prima della sicurezza delle persone. Se non hai le protezioni individuali – come Amazon, che non è un servizio essenziale – non si dovrebbe poter lavorare”.

Un Landini davvero infuriato che non lascia parlare nemmeno Formigli che vorrebbe intervenire da padrone di casa: “Landini fa parlare anche me? Posso? Noi abbiamo fatto vedere immagini di dipendenti che arrivavano senza mascherine e guanti e che fumavano e prendevano il caffè in pausa senza rispettare le distanze, non sappiamo se dentro sia così”. Landini ha ribattuto: “Guardi che so benissimo com’è la situazione all’interno, non c’è sicurezza”.