Coronavirus, Gallera annuncia: "Quarantena per 28 giorni"
L'assessore al Welfare della Regione Lombardia ha annunciato che i positivi dovranno osservare la quarantena fino al 3 maggio
L’assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera ha fatto il punto sull’emergenza coronavirus nella regione, spiegando che “non è assolutamente finita. Non dobbiamo abbassare in nessun modo la guardia, non dobbiamo pensare che il peggio sia passato perché i dati non sono stabili“.
“I dati ci dicono che veramente non è finita, non rilassatevi. È vero che il trend è migliore della settimana scorsa, ma non ci fa ancora stare tranquilli”, ha sottolineato.
“Sta uscendo una linea guida che prevede che la quarantena duri fino al 3 maggio”, ha poi aggiunto in conferenza stampa, secondo quanto riporta l’Ansa. Giulio Gallera ha annunciato che il periodo di 14 giorni previsto sarà quindi allungato fino a quella data per tutti i positivi.
“Chi è a casa dal lavoro avrà un certificato dal medico per l’allungamento della quarantena fino al 3 maggio. I 14 giorni servono per vedere se compaiono i sintomi, ma molte persone poi sono ancora positive. Quindi a garanzia di tutti allunghiamo il periodo. L’idea, poi, è di fissarlo a 28 giorni in via definitiva”, ha specificato.
Gallera: “Il coronavirus gira ancora, però è meno forte”
“Il virus gira ancora però è meno forte, perché probabilmente quando non trova troppe persone su cui diffondersi ha forza minore”, ha sottolineato Giulio Gallera in conferenza stampa, come riporta l’Ansa, commentando i dati del contagio nella regione, con un calo di pazienti in terapia intensiva ma un aumento di ricoveri in generale.
“Ci sono ancora un po’ di ricoverati, il dato a volte si abbassa, a volte si alza“. Nonostante questo “le persone che arrivano a essere ricoverate sono meno gravi rispetto a quello che succedeva una volta”.
Parlando della sua visita, questa mattina, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, Giulio Gallera ha raccontato che “un primario mi ha detto proprio questo, che stiamo imparanto a gestire questo virus. E che, quando non trova tante persone su cui scatenarsi come una bomba, è più debole”.
Anche dopo il 3 maggio “se riusciamo a garantire questo distanziamento e tenere rarefatta la vita sociale, il virus sarà meno letale e meno forte”.
Riguardo la situazione del capoluogo, l’assessore al Welfare ha dichiarato che “Milano merita sempre la maggiore attenzione. Non c’è un calo netto e deciso nei contagi. Non rilassiamoci, restiamo a casa“.
Nella provincia di Milano, ha annunciato Giulio Gallera, i numeri sono raddoppiati tra sabato e venerdì: 520 nuovi casi rispetto a 269, per un totale di 13.268. In città i nuovi casi sono 262, per un totale di 5.368.
In Lombardia i positivi sono 57.592 con una crescita di 1.544 con quasi 10mila tamponi effettuati. I deceduti sono 10.511 con 273 nuovi decessi. I ricoverati nella regione sono 12.026 con un aumento di 149, quelli in terapia intensiva sono 1.174 con un calo di 28.