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Coronavirus, a casa "fino a maggio": Borrelli fa chiarezza

Dopo Pasqua e Pasquetta, secondo il capo della Protezione Civile potremmo dover aspettare metà maggio

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Per una data di ripartenza dopo l’epidemia da coronavirus bisognerà aspettare molte settimane. La sensazione del capo della Protezione Civile Angelo Borrelli, infatti, è che staremo a casa anche il Primo maggio e fino a metà mese inoltrato. In un’intervista a “Circo Massimo” su Radio Capital Borrelli ha ribadito: “Dobbiamo andare avanti con il massimo rigore”.

“Dobbiamo usare misure forti e precauzionali” ha aggiunto, soprattutto perché non è esclusa la possibilità che ci possa essere un ritorno del virus, come dimostrano le nuove misure in Cina.

Alla domanda se dopo Pasqua e Pasquetta, anche il Primo maggio lo passeremo a casa, il capo della Protezione Civile ha risposto: “Credo proprio di sì, non credo che passerà questa situazione per quella data. Dovremo stare in casa per molte settimane”.

In un intervento a “Radio Anch’io” su Rai Radio 1, Borrelli ha ribadito la necessità di avere “comportamenti rigorosissimi”. Il coronavirus, ha aggiunto, “cambierà il nostro approccio ai contatti umani e interpersonali, dovremo mantenere le distanze” per diverso tempo.

La cosiddetta “fase 2” in cui dovremo convivere con il coronavirus potrebbe iniziare a metà maggio, come ha spiegato il capo della Protezione Civile ricordando che se si faranno tamponi a tappeto, indagini sierologiche e demoscopiche sulla rete di contagi, spetterà agli esperti del comitato-tecnico scientifico deciderlo.

In merito alla possibile data del 16 maggio, Borrelli ha dichiarato: “Se l’andamento non cambia, potrebbe essere, come potrebbe essere prima o dopo, dipende dai dati” ha risposto Borrelli sottolineando che “al momento la situazione è stazionaria”.

“Dobbiamo vedere quando questa situazione inizia a decrescere. Non vorrei dare delle date, però da qui al 16 maggio potremo aver dati ulteriormente positivi che consigliano di riprendere le attività e cominciare quindi la fase 2″, ha ammesso.

La situazione attuale, ha concluso Borrelli, consente però di “dare un po’ di respiro alle strutture sanitarie e alle terapie intensive: si stanno alleggerendo di un carico di lavoro che ogni giorno era molto più forte e comportava sacrifici straordinari per trovare nuovi posti di ricovero e cura”.

Coronavirus, la precisazione di Borrelli sulle date

“L’orizzonte temporale resta quello del 13 aprile come annunciato dal presidente del consiglio”, ha precisato Borrelli all’Ansa. “Ogni decisione sulle misure restrittive e sull’eventuale ‘fase 2’ spetterà dunque al governo che, come sempre, si avvarrà delle indicazioni del comitato tecnico-scientifico”.

“Nell’intervista – ha aggiunto – ho chiaramente detto di non voler dare date e ho ribadito ancora una volta che l’inizio della nuova fase dipenderà dai dati e dall’analisi degli scienziati”.

Fonte foto: Ansa
Coronavirus, il grafico della Protezione Civile del 2 aprile

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