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Coronavirus, a Bergamo 1800 trentenni con la polmonite

Sarà Emergency a gestire la terapia intensiva del nuovo ospedale che stanno realizzando gli alpini

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A Bergamo, la città più colpita dall’epidemia di coronavirus, ci sono almeno 1.800 pazienti trentenni ricoverati in ospedale con polmonite da Covid-19. Il dato è stato reso noto dalla Federazione medici di famiglia (Fimmg) Lombardia.

“La polmonite da coronavirus evidentemente non colpisce solo in età più avanzata”, spiega Paola Pedrini, segretaria Fimmg Lombardia, “qui a Bergamo siamo 600 medici di famiglia e ognuno di noi ha in osservazione almeno 3 trentenni malati di polmonite da Covid”.

Pedrini ha inoltre segnalato la carenza di ossigeno per i pazienti a Bergamo e Brescia: “Visto il numero altissimo di contagiati in quelle zone, l’ossigeno è andato in esaurimento per quelle persone contagiate che hanno la polmonite bilaterale e si trovano nel loro domicilio con l’assistenza dell’ossigeno”.

“Da oggi però la situazione dovrebbe essere in miglioramento – conclude – Prima le attese per avere l’ossigeno erano di 72 ore, adesso siamo arrivati a sole 24 ore, grazie ad una soluzione trovata oggi”.

Emergency all’ospedale in allestimento alla Fiera

Intanto Emergency ha annunciato che sara la ong, su richiesta della Regione Lombardia, a gestire direttamente il reparto di Terapia intensiva nel nuovo ospedale che gli alpini stanno realizzando alla Fiera e che dovrebbe essere operativo la prossima settimana.

“Stiamo mettendo in campo le nostre esperienze maturate in Sierra Leone durante l’epidemia di Ebola – spiega in una nota Rossella Miccio, presidente di Emergency -. Per farlo abbiamo richiamato alcuni dei nostri colleghi che lavoravano all’estero: stiamo cercando di fare la nostra parte in un momento così delicato per l’Italia”.

La squadra dell’asssociazione umanitaria sarà composta da circa 20 persone tra medici, infermieri, fisioterapisti e logisti. “Abbiamo proposto una riorganizzazione efficace degli spazi e dei flussi, per ridurre il più possibile le possibilità di contagio”, ha spiegato Miccio.

Fonte foto: Ansa
Coronavirus, operativo a Cremona il primo ospedale da campo

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