Conte "conquista" Berlusconi. Cosa ha fatto scattare la scintilla
Conte ha costruito una rete di consensi sia tra la gente comune sia tra i protagonisti della politica
Anche Silvio Berlusconi avrebbe subito il fascino del premier Conte. La simpatia sarebbe nata quando, durante le consultazioni, il premier ha affermato al leader di Forza Italia: “Presidente Berlusconi, non c’è bisogno che lei mi ricordi quanto ha fatto. Le sue imprese sono scritte nei libri di storia”.
Questo è il retroscena svelato dal Corriere della Sera, che riporta l’insoddisfazione di Berlusconi poiché “nessuno ha mai voluto riconoscermi le cose importanti che ho fatto”. Finché Conte, il 30 agosto, durante le consultazioni a Palazzo Chigi, non ha evidenziato i traguardi dell’ex premier.
Conte, d’altra parte, è il leader che, secondo un sondaggio di Emg Acqua di qualche giorno fa, riscuote più fiducia in Italia. Una fiducia costruita tra le tensioni dell’ex governo e la nascita di quello nuovo, che raccoglie consensi a prescindere dall’appartenenza a un partito politico. Per D’Alema, come riporta il Corriere, Conte sarebbe “un furbo”; per Bersani, invece, “nel vuoto d’aria e in assenza di partiti, se Conte continua a fare il conte può avere un futuro”.
Conte ottiene anche l’appoggio del Vaticano, tra chi lo vede come una persona capace di tener testa a Salvini. Monsignor Paglia dichiarò durante la crisi: “Conte è la linea del Piave e il suo governo deve nascere”, aggiungendo che alla Santa Sede c’era “unità di vedute”.
A Gentiloni, prima che ricevesse l’incarico di Commissario europeo, Conte aveva confidato: “Nei rapporti di politica estera ti ho preso come modello”. Il sodalizio tra i due è stato accompagnato con “grande cordialità”, secondo quanto riferisce chi li ha visti da vicino.