Cliente "sequestrata" al ristorante sul lago di Como per una lite sullo scontrino: arrivano i carabinieri
La cliente si rifiuta di pagare il conto per uno scontrino contestato, al ristorante sul lago di Como scoppia la lite
Ancora un caso con al centro uno scontrino contestato. Accade in un ristorante sul Lago di Como, dove sono dovuti intervenire i carabinieri per placare una accesa lite tra una cliente e il ristoratore. Il motivo del contendere un piatto in più sullo scontrino.
Lite al ristorante a Dongo
Dopo la vicenda dei due euro per dividere un toast a metà in un bar di Gera Lario, spunta un nuovo caso con uno scontrino contestato sul lago di Como. Questa volta è accaduto nella serata di sabato 19 agosto in un ristorante di Dongo (Como), sulla costa nord-occidentale del lago.
Nel locale, al momento di pagare il contro per una cena, è scoppiata una accesa lite tra il ristoratore e una cliente, che sostiene di essere stata insultata e “sequestrata”.
Cosa è successo
Secondo quanto riporta QuiComo, una donna è andata a cena con la figlia dodicenne in una trattoria della zona, ordinando pesce alla griglia e un mix di contorni. All’arrivo del conto però, la cliente si è rifiutata di pagare perché a suo dire nello scontrino era presente un piatto in più rispetto a quanto ordinato, da 4 euro.
È nata quindi una accesa lite tra la donna e il titolare del ristorante, che si è risolta soltanto con l’arrivo sul posto di una pattuglia dei carabinieri. Alla fine il conto è stato pagato, senza il piatto in più contestato.
La versione della cliente
A QuiComo la donna ha spiegato di aver ordinato come contorno un mix tra fagiolini e verdure grigliate. Nel conto “mi hanno però inserito due contorni, di cui uno misteriosamente al costo di 4 euro mentre nel listino sono tutti a 3,5″.
Dopo essersi rifiutata di pagare il contro, la donna afferma di essere stata “placcata dal proprietario” che avrebbe chiuso il cancello esterno per non farla uscire: “Per poco non mi ha picchiato. Ho dovuto chiamare i carabinieri”.
La donna afferma di essere stata insultata e chiamata ladra e di essere stata “di fatto sequestrata” dal ristoratore.
La versione del ristorante
Il titolare del ristorante respinge le accuse, fornendo una diversa versione dei fatti, a partire dal fatto che a chiamare i carabinieri sarebbe stato lui.
“La verdura in più sullo scontrino era giusta – ha dichiarato a Fanpage – la signora l’ha ordinata e se l’è mangiata. E non è vero che è stata chiusa dentro: l’abbiamo fermata in attesa dei carabinieri, chiamati da noi”.