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Cliente "sequestrata" al ristorante sul lago di Como per una lite sullo scontrino: arrivano i carabinieri

La cliente si rifiuta di pagare il conto per uno scontrino contestato, al ristorante sul lago di Como scoppia la lite

Pubblicato:

Marco Vitaloni

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di politica e con una passione per tecnologia e innovazione, scrive quotidianamente di cronaca e attualità. Marchigiano, studi in Comunicazione, collabora con diverse realtà editoriali locali e nazionali.

Ancora un caso con al centro uno scontrino contestato. Accade in un ristorante sul Lago di Como, dove sono dovuti intervenire i carabinieri per placare una accesa lite tra una cliente e il ristoratore. Il motivo del contendere un piatto in più sullo scontrino.

Lite al ristorante a Dongo

Dopo la vicenda dei due euro per dividere un toast a metà in un bar di Gera Lario, spunta un nuovo caso con uno scontrino contestato sul lago di Como. Questa volta è accaduto nella serata di sabato 19 agosto in un ristorante di Dongo (Como), sulla costa nord-occidentale del lago.

Nel locale, al momento di pagare il contro per una cena, è scoppiata una accesa lite tra il ristoratore e una cliente, che sostiene di essere stata insultata e “sequestrata”.

L’episodio a Dongo, sulle sponde del lago di Como

Cosa è successo

Secondo quanto riporta QuiComo, una donna è andata a cena con la figlia dodicenne in una trattoria della zona, ordinando pesce alla griglia e un mix di contorni. All’arrivo del conto però, la cliente si è rifiutata di pagare perché a suo dire nello scontrino era presente un piatto in più rispetto a quanto ordinato, da 4 euro.

È nata quindi una accesa lite tra la donna e il titolare del ristorante, che si è risolta soltanto con l’arrivo sul posto di una pattuglia dei carabinieri. Alla fine il conto è stato pagato, senza il piatto in più contestato.

La versione della cliente

A QuiComo la donna ha spiegato di aver ordinato come contorno un mix tra fagiolini e verdure grigliate. Nel conto “mi hanno però inserito due contorni, di cui uno misteriosamente al costo di 4 euro mentre nel listino sono tutti a 3,5″.

Dopo essersi rifiutata di pagare il contro, la donna afferma di essere stata “placcata dal proprietario” che avrebbe chiuso il cancello esterno per non farla uscire: “Per poco non mi ha picchiato. Ho dovuto chiamare i carabinieri”.

La donna afferma di essere stata insultata e chiamata ladra e di essere stata “di fatto sequestrata” dal ristoratore.

La versione del ristorante

Il titolare del ristorante respinge le accuse, fornendo una diversa versione dei fatti, a partire dal fatto che a chiamare i carabinieri sarebbe stato lui.

“La verdura in più sullo scontrino era giusta – ha dichiarato a Fanpage – la signora l’ha ordinata e se l’è mangiata. E non è vero che è stata chiusa dentro: l’abbiamo fermata in attesa dei carabinieri, chiamati da noi”.

Fonte foto: ANSA

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