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Chi è Gaya Spolverato, la primaria più giovane d'Italia del team dei tumori "inoperabili"

Gaya Spolverato, la primaria più giovane d’Italia, guida Chirurgia 3 a Padova, affrontando casi complessi e promuovendo innovazione e inclusività

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Vincenzo Corrado

GIORNALISTA

Giornalista professionista. Negli ultimi 16 anni ha ricoperto i ruoli di redattore, caposervizio e caporedattore per diverse testate locali e nazionali occupandosi di cronaca, cultura e sport. Attualmente direttore di una rivista di racconto sportivo

L’eccellenza non ha età. Gaya Spolverato, 40 anni, è un nome che sta rivoluzionando il panorama della chirurgia oncologica del nostro Paese. La sua carriera e il suo approccio innovativo attirano pazienti da tutta Italia, specialmente quelli con tumori rari e avanzati, considerati inoperabili. Spolverato è la più giovane primaria d’Italia e guida la Chirurgia Generale 3 dell’Ospedale di Padova.

Chi è Gaya Spolverato

Nata ad Albignasego, in provincia di Padova, e madre di due figli, Gaya Spolverato ha costruito una carriera internazionale.

Come riportato dal Corriere del Veneto, ha lavorato al Memorial Sloan Kettering Cancer Center di New York e alla Johns Hopkins di Baltimora, due tra le migliori istituzioni al mondo per la chirurgia oncologica.

Gaya Spolverato è primaria di Chirurgia Generale e guida il suo team in interventi molto complessi

E dopo anni di lavoro e formazione all’estero, l’attuale primaria dell’Ospedale di Padova è tornata in Italia con un obiettivo chiaro: portare innovazione e cambiamento in tema di salute nella sua città natale. “Volevo cambiare Padova e mi sono data dieci anni per riuscirci”, ha dichiarato.

La primaria dei tumori incurabili

Il suo reparto si occupa di interventi complessi, come le exenteratio pelviche, che richiedono l’asportazione di tutti gli organi pelvici, e i sarcomi retroperitoneali, trattati con tecniche apprese all’estero.

“Dare una possibilità a chi sembra senza speranza è il mio obiettivo principale”, ha spiegato.

In sala operatoria, Spolverato e il suo team si confrontano con interventi che possono durare oltre 10 ore e che richiedono competenze multidisciplinari, oltre che una capacità organizzativa fuori dalla norma.

Innovazione e inclusività

Oltre alla chirurgia, Spolverato è impegnata nel miglioramento dell’inclusività e nell’adozione del linguaggio di genere in ambito ospedaliero. “Mi definisco chirurga e primaria, perché ciò che non si nomina non esiste”, ha affermato, sottolineando l’importanza della visibilità delle donne nei ruoli di potere.

La primaria ha anche fondato Women in Surgery Italia per supportare le chirurghe italiane e ha lanciato un progetto di Fellowship in Chirurgia Oncologica per formare una nuova generazione di professionisti.

Le sfide per il futuro

La nomina a primaria, carica storicamente riservata ai più anziani, rappresenta un segnale di cambiamento. “Sono qui perché qualcuno ha creduto in me tanto quanto io credevo in me stessa”, ha dichiarato. Oltre agli interventi, gestisce responsabilità amministrative e si dedica alla ricerca, avendo già pubblicato oltre 250 articoli scientifici.

Per il futuro, Spolverato punta sull’integrazione della chirurgia robotica e dell’intelligenza artificiale per migliorare gli interventi complessi: “Per avere coraggio, bisogna imparare ad avere paura”.

Fonte foto: Instagram gaya_spolverato / iStock

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