Omicidio Rega: le parole dell'avvocato di Elder davanti ai RIS
Nuove scoperte potrebbero confermare o smentire le tesi dei legali dei due americani accusati dell'omicidio di Mario Cerciello Rega
I Carabinieri del RIS, gli avvocati delle difese e i consulenti di parte hanno effettuato alle 9 di stamattina, martedì 6 agosto, un nuovo sopralluogo nella stanza 109 dell’hotel Le Meridien sito in via Federico Cesi 36, a Roma, dove alloggiavano e sono stati arrestati Finnegan Lee Elder e Christian Gabriel Natale Hjorth.
L’avvocato difensore Roberto Capra, lasciando l’albergo ha dichiarato ai microfoni dell’ANSA: “Abbiamo presentato una richiesta ufficiale, sottoscritta anche da Finnegan Lee Elder, per l’acquisizione di tutti i video della zona. Crediamo che attraverso il video possa essere fatta chiarezza su cosa sia accaduto. Confidiamo ci siano le immagini dell’incontro” tra i Carabinieri e i ragazzi.
Nel controsoffitto i militari avevano trovato il coltello da marine, lungo ben 18 centimetri, utilizzato per il delitto del vicebrigadiere Mario Cerciello Rega, ucciso a Trastevere in circostanze ancora da chiarire. Nell’albergo potrebbero esserci impronte digitali e tracce biologiche che potrebbero confermare o smentire le tesi dei legali dei due americani.
Secondo quanto ricostruito finora, Finnegan Lee Elder, 19 anni, avrebbe utilizzato l’arma, rinvenuta ancora sporca di sangue al Le Meridien, per colpire a morte con undici fendenti Mario Cerciello Rega. L’americano avrebbe tenuto nascosto il pugnale sotto la felpa, prima di estrarlo e compiere l’omicidio. Il padre del secondo ragazzo, Christian Gabriel Natale Hjorth, ha rotto il silenzio parlando dell’innocenza del figlio.