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Carabiniere ucciso a coltellate, le ultime parole di Mario

Il vicebrigadiere si è accasciato senza riuscire a difendersi, mentre il suo collega lottava a pochi passi da lui

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mentre a Somma Vesuviana si celebrano i funerali di Mario Cerciello Rega, il carabiniere ucciso con undici coltellate da un ragazzo americano, le indagini fanno emergere nuovi dettagli sui suoi ultimi istanti.

Aiuto, mi stanno ammazzando“. Sarebbero queste le ultime parole gridate dal militare ferito, mentre cadeva a terra a causa delle coltellate sferrate dall’americano Finnegan Lee Elder. Andrea Varriale, il collega che era insieme al vicebrigadiere, però non ha potuto rispondere subito alle sue grida di aiuto: era a sua volta impegnato in una lotta corpo a corpo con l’altro ragazzo americano, Christian Gabriel Natale Hjorth. Rega purtroppo non è riuscito a reagire alle pugnalate, secondo quanto riporta Il Messaggero. Infatti, non ci sarebbe traccia di ferite sulle braccia, segno che avrebbe potuto segnalare un tentativo di difesa dall’attacco. Dall’autopsia è emerso che il primo colpo fatale è stato quello al cuore, che non gli ha lasciato scampo. Il carabiniere, dicono gli investigatori, sarebbe solo riuscito a gridare aiuto, prima di accasciarsi.

Nel frattempo, il legale di Natale, accusato di concorso in omicidio, fa sapere che il ragazzo si distacca completamente dalle azioni dell’amico. “La sua posizione è estranea all’imprevedibile condotta di Lee che ha portato alla morte del servitore dello stato”, ha dichiarato l’avvocato Emiliano Sisinni parlando del suo assistito. Viene confermata così la versione del 19enne, che ai carabinieri aveva dichiarato: “Non sapevo che avesse il coltello“.

Le foto del funerale di Mario Fonte foto: ANSA
Le foto del funerale di Mario
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