Bonus 200 euro, a cosa serve davvero l'autodichiarazione e come compilarla per ricevere i soldi a luglio
A cosa serve davvero l'autodichiarazione per ottenere il bonus 200 euro, chi è obbligato a compilarla ed entro quando deve consegnarla
Cresce l’attesa. Nel corso di luglio, diversi lavoratori dovrebbero ricevere in busta paga l’agognato bonus 200 euro. L’accredito, però, dipende dall’autodichiarazione: a cosa serve davvero questo documento, a chi inviarlo ed entro quando. Tutto quello che c’è da sapere per non farsi cogliere impreparati.
- Dove scaricare l'autodichiarazione
- Entro quando consegnare il modulo
- A cosa serve davvero l'autodichiarazione
Dove scaricare l’autodichiarazione
L’autodichiarazione è un documento che certifica di avere i requisiti previsti dalla legge per essere tra i beneficiari del bonus 200 euro, previsto dal Decreto Aiuti.
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, che ha pubblicato un ipotetico fac-simile del documento, che si può scaricare.
I lavoratori privati devono presentarlo al proprio datore.
Le tempistiche, però, non sono uguali per tutti.
Entro quando consegnare il modulo
A luglio, riceveranno il bonus 200 euro anche i dipendenti pubblici, oltre ai pensionati e ai percettori del reddito di cittadinanza.
Per queste ultime tre categorie l’erogazione è automatica e non serve presentare alcuna autodichiarazione.
Tutto diverso per i lavoratori privati, che dovranno presentare il modulo al proprio datore, colui che verserà la somma insieme allo stipendio, per poi recuperare i fondi dallo Stato in un secondo momento.
Entro quando presentare l’autodichiarazione? La normativa non prevede una scadenza specifica, ma considerando che l’erogazione dell’agevolazione va completata entro luglio, va da sé che limite massimo per consegnare al datore l’autodichiarazione cadrà quindi entro lo stesso mese.
Alcune aziende si sono mosse in anticipo: hanno già chiesto ai propri dipendenti di compilare il documento a giugno.
I tempi di richiesta erogazione differiscono poi per i lavoratori domestici (limite fissato al 30 settembre), per gli stagionali, i co.co.co, gli iscritti al Fondo lavoratori dello spettacolo, gli incaricati di vendite a domicilio (31 ottobre).
A cosa serve davvero l’autodichiarazione
Per i lavoratori privati, l’autodichiarazione è importantissima: senza questo documento, infatti, non è possibile ottenere i 200 euro.
Il documento, infatti, attesta che la persona che ne fa richiesta abbia tutti i requisiti previsti dalla legge, tra cui:
- reddito Isee inferiore ai 35 mila euro nel 2021;
- aver beneficiato, per almeno un mese tra gennaio e aprile 2022, dello sgravio contributivo allo 0,8%;
- non deve essere percettore del reddito di cittadinanza;
- non deve essere percettore di pensione;
- non deve essere percettore di NaSpi.