Bambina marchiata all'asilo di Roma, la paura dei genitori: "Potrebbe trattarsi di un mostro"
La piccola lamentava un bruciore sulla natica, poi la scoperta: la scritta 'Vergogna' incisa sulla pelle. I dettagli inquietanti svelati dalla bimba
Un dolore a una natica, poi l’inquietante scoperta: la bambina è stata marchiata con uno spillo mentre si trovava all’asilo, a Roma, con una scritta ingiuriosa. Le indagini sono in corso.
- Bambina marchiata all'asilo, cos'è successo
- Il primo indagato
- Le dichiarazioni della famiglia
- Due episodi?
Bambina marchiata all’asilo, cos’è successo
Questa storia inquietante arriva da Roma, nello specifico dal quartiere Garbatella, e ha come protagonista – o meglio, vittima – una bambina di appena cinque anni.
L’episodio risale al 25 novembre 2021 quando la piccola Ai – nome di fantasia usato dal ‘Corriere della sera’ – lamentava un bruciore a una natica. La piccola ha chiesto aiuto alla mamma, che ha subito scoperto cosa mettesse così a disagio la sua bambina. Qualcuno, infatti, aveva inciso sulla pelle di Ai la scritta ‘Xiu’, che significa ‘Vergogna’.
Dopo un primo imbarazzo, la piccola è riuscita a raccontare ai genitori che qualcuno le aveva impresso quella scritta nei bagni della scuola materna. Ai frequentava la scuola comunale della Garbatella, e proprio a seguito di quell’episodio i genitori hanno scelto di trasferirla altrove, in un istituto femminile.
Il padre, infatti, racconta che ora la piccola “ha paura degli uomini, dei maestri”.
Il primo indagato
La piccola in un primo momento aveva indicato come responsabile un maestro di origini romene del nido comunale. Nel corso dell’inchiesta condotta dal pm Gabriella Fazi l’insegnante era stato indagato per lesioni volontarie aggravate dall’odio razziale.
Il maestro, tuttavia, aveva dimostrato che il 25 novembre non si trovava a scuola. Durante l’incidente probatorio, inoltre, la piccola non ha riconosciuto nel maestro il responsabile dello sfregio. Per questo il pm Fazi ha chiesto l’archiviazione per il maestro.
L’avvocato Carmelo Pirrone, legale della famiglia di Ai, precisa: “Nessuno vuole un colpevole a caso. Però le indagini non devono interrompersi”.
Le dichiarazioni della famiglia
I genitori della piccola Ai sono stati ascoltati dal ‘Corriere della sera’. La madre rivela: “Per giorni si è chiusa in se stessa. Si vergognava, pensando che fosse stata colpa sua. Le ho insegnato che una donna deve curare se stessa, e lei credeva di non essere stata una brava bambina. L’abbiamo rassicurata e, con molta fatica, si è aperta. È stato terribile ascoltarla“.
Dopo l’orrore, la paura. La madre dichiara: “Da quel momento abbiamo perso la tranquillità. Ho paura per lei. Questo mostro potrebbe averla presa di mira. E ho paura anche per me. Sono la mamma. Per settimane ho tenuto lo sguardo basso andando a fare la spesa per il timore che questo mostro si accanisse su me e Ai”.
Due episodi?
La piccola Ai avrebbe parlato di due episodi, uno dei quali precedente allo sfregio. Durante il primo inquietante evento, sempre secondo la bimba, sarebbe stata presente anche una bambina italiana.
In quell’occasione, secondo Ai, le due bambine sarebbero state costrette ad abbassare le gonnelline.