Avetrana, cancellate 11 condanne del processo bis su depistaggi

La Corte d’Appello di Lecce ha cancellato 11 condanne nel processo bis per depistaggi legato all’inchiesta sull’omicidio di Sarah Scazzi, la 15enne di Avetrana, in ptovincia di Taranto, uccisa e gettata in un pozzo nell’agosto del 2010. Come riportato da Tgcom24, nei confronti 8 imputati è stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.

Tra questi Michele Misseri, lo zio di Sarah, condannato in primo grado a 4 anni di reclusione per autocalunnia in quanto si accusò dell’omicidio della nipote. Nel processo principale è stato condannato in via definitiva a 8 anni di carcere per soppressione di cadavere.

La sezione distaccata di Taranto presieduta da Antonio Del Coco ha riformato la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Taranto Loredana Galasso del 21 gennaio 2020.

Prescrizione anche per Ivano Russo, che sarebbe stato al centro della contesa tra Sarah e la cugina Sabrina Misseri, condannata con sentenza passata in giudicato all’ergastolo per l’omicidio con sua madre Cosima Serrano. Il ragazzo di Avetrana, aveva ricevuto in primo grado 5 anni di reclusione per le ipotesi di false informazioni al pm e falsa testimonianza alla Corte d’Assise.

È scattata la prescrizione pure per Alessio Pisello, uno degli amici di comitiva di Sarah e Sabrina, accusato di falsa testimonianza, per la mamma di Ivano, Elena Baldari, per Maurizio Misseri, nipote di Michele, per Anna Lucia Pichierri, moglie di Carmine Misseri, per Claudio Russo, fratello di Ivano.

In relazione all’episodio delle presunte molestie attribuite a Michele Misseri, Salvatora Serrano, sorella di Concetta, mamma di Sarah, condannata a 3 anni e mezzo in primo grado, è stata assolta perché il fatto non sussiste e ha beneficiato della prescrizione per un residuo episodio del 17 aprile 2012.

Assolti anche Giuseppe Serrano, Anna Scredo, cognata del fioraio Giovanni Buccolieri, l’uomo che avrebbe assistito al sequestro di Sarah da parte di Cosima e Sabrina, poi derubricato in aula a un semplice sogno, e Giuseppe Augusto Olivieri.