Arezzo, furiosa lite in casa tra padre e figlia: i carabinieri intervengono tre volte
I militari dell'arma sono stati costretti a fare avanti e indietro dalla caserma per placare gli animi di padre e figlia
Chiamati per tre volte i carabinieri di Arezzo sono stati costretti a fare avanti e indietro dalla caserma per sedare una violenta lite familiare a Terranuova Bracciolini, quartiere della periferia della cittadina toscana. Come riportato da La Nazione, lì vive una famiglia allargata che nella serata di mercoledì non è riuscita a mettere un freno alla collera di padre e figlia: i due si sono azzuffati a tal punto da rendere necessario l’intervento dei militari dell’Arma in ben tre occasioni nell’arco di una serata.
La prima chiamata
La prima telefonata in caserma i carabinieri l’hanno ricevuta intorno alle 19.30 di mercoledì. A chiedere l’intervento è una trentenne che vive insieme al compagno nella casa del padre.
All’arrivo della gazzella della Benemerita la donna consegna ai carabinieri un pacco i proiettili dicendo che appartengono al papà. Il sessantenne però risulta senza porto d’armi e scatta dunque la perquisizione.
Nell’abitazione i militari non trovano nessuna arma da fuoco ma una spada e un machete altrettanto pericolosi e denunciando l’uomo per il munizionamento e per possesso di armi bianche.
La seconda telefonata
Ritenuta conclusa la vicenda, i carabinieri tornano in caserma ma circa due ore dopo, alle 21.30, ricevono una seconda telefonata sempre dalla stessa casa, questa volta da parte del padre.
L’uomo allerta i militari che la figlia si è introdotta nell’appartamento e che questa volta sarebbero venuti alle mani. Il sessantenne presenta delle escoriazioni e dopo aver cacciato di casa la trentenne viene portato all’ospedale del Valdarno “Santa Maria alla Gruccia”.
La conclusione della vicenda
È da lì che arriva la terza telefonata, questa volta però da nessuno dei due protagonisti di questa storia: a chiedere l’intervento dei carabinieri è il personale sanitario della struttura dove è stato trasportato il padre.
Per motivi non chiari, l’uomo ha cominciato a dare in escandescenze rendendo necessario ancora una volta la mediazione di una pattuglia che riesce infine a calmarlo e, dopo averlo fatto medicare, a mandarlo via.