Ansia per Brittney Griner: la cestista americana spedita in una colonia penale russa, preoccupazione negli Usa
La 32enne, condannata a 9 anni di reclusione per possesso di olio di hashish, è stata trasferita ina struttura di massima sicurezza
Brittney Griner, la star della pallacanestro americana detenuta in Russia dallo scorso febbraio dopo essere stata sorpresa a trasportare olio di hashish, è stata trasferita in una colonia penale russa e i suoi legali non hanno più notizie di lei. A svelarlo è stata proprio la squadra di avvocati alla quale la cestista americana si è rivolta per essere scarcerata, una notizia che preoccupa e non poco tutti gli Stati Uniti che osservano la storia da lontano.
- Griner trasferita in una colonia penale russa
- Cosa sono le colonie penali
- Griner condannata, le accuse
Griner trasferita in una colonia penale russa
Il team legale di Brittney Griner, riportano i media americani, è stato informato del trasferimento della 32enne in una colonia penale. La Russia, infatti, ha deciso di trasferire la donna da un centro di detenzione, dove si trovava da alcune settimane, lo scorso 4 novembre.
“È stata trasferita dal centro di detenzione di Iksha il 4 novembre. Ora sta andando in una colonia penale. Non abbiamo alcuna informazione sulla sua esatta posizione attuale o sulla sua destinazione finale” hanno fatto sapere i legali tramite un comunicato pubblicato nelle scorse ore.
Cosa sono le colonie penali
Dagli Stati Uniti si guarda con preoccupazione alla situazione che ha coinvolto la star del basket femminile Brittney Griner. La classe 1990, infatti, potrebbe essere usata come pedina politica nelle tensioni tra Usa e Russia in merito alla guerra in Ucraina.
La donna è stata trasferita in una cosiddetta colonia penale, una struttura di massima sicurezza che è tutt’altro che confortevole per i detenuti. Le colonie penali russe, infatti, sono conosciute per la mancanza di igiene ed è molto complicato accedere alle cure mediche.
Griner condannata, le accuse
Il 4 agosto scorso il tribunale moscovita aveva condannato la cestita a nove anni di reclusione e al pagamento di un multa pari a un milione di rubli dopo essere stata fermata in possesso di olio di hashish.
Nonostante si sia scusata più volte definendo il suo “un errore ingenuo”, lo scorso mese il tribunale di Kransnogorsk, vicino Mosca, ha respinto il ricorso presentato dagli avvocati di Brittney Griner, spiegando che – secondo le leggi russe – si tratta di una pena ”equa”. Così è stata confermata la condanna per la star del basket.