Andrea Crisanti contro l'ASL di Padova: "Comportamenti intimidatori", cos'è successo
L'azienda ospedaliera di Padova ha negato a Crisanti la possibilità di un nuovo incarico a Londra. Il professore non ci sta
Le tensioni tra la ASL di Padova e Andrea Crisanti continuano, e a questo giro l’oggetto del dissapore è una proposta di incarico ricevuta dal professore per una società di ricerca di Londra.
- Cos'è successo tra la ASL di Padova e Andrea Crisanti
- La risposta del direttore dell'ASL
- La risposta di Crisanti
Cos’è successo tra la ASL di Padova e Andrea Crisanti
In due anni di pandemia ci siamo abituati a vedere Andrea Crisanti molto spesso in televisione per sensibilizzare la popolazione sulla lotta contro il Covid-19 e sui vaccini.
Nell’aprile 2022, ad esempio, Crisanti ha ribadito l’elevato tasso di contagio della variante Omicron e più recentemente ha indicato le linee guida contro il vaiolo delle scimmie.
Di fatto, il professore è direttore di Microbiologia all’Università di Padova e a Londra è docente di Parassitologia presso l’Imperial College.
Il 25 gennaio Andrea Crisanti aveva richiesto l’autorizzazione per un nuovo incarico. Si tratta di un posto come consigliere di amministrazione presso la Biocentis Limited, una società di ricerca finanziata dallo stesso Imperial College di Londra presso il quale il professore è già impegnato come docente.
L’Ateneo di Padova ha dato il nulla osta, ma l’ASL ha negato tale possibilità.
La risposta dell’azienda ospedaliera, in una nota firmata dal direttore Giuseppe Dal Ben, non si è fatta attendere.
La risposta del direttore dell’ASL
Per argomentare la scelta, il direttore Dal Ben ha esposto contro Crisanti una serie di obiezioni che riassumono il carico di impegni che già gravano sul professore. Sostanzialmente, l’azienda ospedaliera contesta la scarsa presenza di Crisanti in sede proprio per la compresenza di più lavori.
Dal Ben sintetizza: “Nel 2021 la sua media mensile è stata di 11,8 giorni di lavoro in sede, per un totale di 142 giornate lavorative“. Non è tutto.
L’ASL di Padova elenca una serie di motivi: “L’attività si andrebbe a sommare ad altri ulteriori impegni extra ospedalieri, per i quali era in passato stato dato parere positivo”. Ora, però, non è più così.
Dalla direzione ospedaliera fanno sapere: “Non si può non sottolineare come sia davvero importante che la figura del direttore di Unità operativa complessa della Microbiologia possa assicurare l’obbligatoria presenza sul luogo di lavoro per garantire il regolare assolvimento dell’attività”.
Quindi Dal Ben va nello specifico: “Il parere negativo depositato in commissione, ampiamente motivato, è stato supportato da un’analisi attenta delle presenze e dell’orario garantito dal professor Crisanti per assolvere ai delicati compiti sanitari e di coordinamento”.
Consentire un altro incarico, quindi, sarebbe controproducente.
La risposta di Crisanti
Crisanti si oppone con forza alla decisione dell’ASL di Padova, che comunque dovrà essere rimessa al comitato di garanzia dell’Uninversità di Padova di cui il professore è dipendente.
Dopo aver specificato che l’incarico proposto sarebbe a titolo gratuito, Crisanti tuona: “L’amministrazione si è opposta a un incarico gratuito, senza deleghe, previsto dalla convenzione con l’Università di Padova. Sicuramente si tratta di una ritorsione”.
Infine, arriva l’attacco decisivo di Crisanti contro l’ASL di Padova: “Sono mesi che mettono in atto comportamenti intimidatori“.