Alta tensione al corteo pro-orsi a Trento: la polizia evita il contatto tra i manifestanti e Maurizio Fugatti
Attimi di tensione alla manifestazione pro-orsi organizzata dalle associazione animaliste a Trento: evitato il contatto con il presidente Fugatti
Alta tensione al corteo animalista “pro-orsi” a Trento. La polizia è intervenuta per evitare un possibile contatto tra i manifestanti e il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti.
Tensione al corteo animalista
Le associazioni hanno promosso la manifestazione “pro-orsi” sabato 10 febbraio in centro a Trento per protestare contro la gestione dei plantigradi da parte della giunta provinciale trentina guidata dal presidente Maurizio Fugatti.
A scatenare la rabbia degli animalisti è stata l’uccisione dell’orso M90 decisa proprio da Fugatti.
Polizia evita il contatto con Fugatti
I manifestanti, secondo quanto riportato dall’Agi, giunti nei pressi della fontana delle Naiadi all’imbocco di viale San Francesco d’Assisi, nel centro del capoluogo trentino, sono stati fermati da un cordone delle forze dell’ordine al fine di evitare un possibile contatto con il presidente della Provincia Autonoma di Trento, Maurizio Fugatti che in quel momento si trovava nel vicino largo Pigarelli per depositare una corona in ricordo delle vittime delle foibe.
I manifestanti hanno intonato slogan contro Fugatti, definendolo un “assassino”. Nel corso del corteo sono stati portati gli striscioni, “da Trentino contro le bugie della Pat, Fugatti dimettiti“, “Giù le mani dagli animali”, “Libertà per gli orsi” e “animali selvatici patrimonio di tutti”.
Dal corteo urla a non finire indirizzate al presidente della Provincia che è stato oggetto di ripetuti insulti. “Fugatti assassino” hanno gridato a squarciagola i 400 attivisti in corteo, riferisce LaPresse.
A sinistra, il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti
“Mossi in modo trasparente”
Nei giorni scorsi Maurizio Fugatti aveva difeso la decisione di abbattere l’orso M90: il plantigrado è stato ucciso nei boschi della val di Sole a seguito del decreto di abbattimento firmato proprio da Fugatti in quanto esemplare “confidente” e dunque pericoloso.
“Crediamo di esserci mossi in modo trasparente, abbiamo voluto in questi giorni mantenere un profilo basso perchè conosciamo purtroppo il rischio delle reazioni conseguenti ad affrontare la tematica dell’orso” ha spiegato Fugatti, parlando al termine della giunta provinciale riunitasi a Telve Valsugana sull’abbattimento dell’orso “M90”.
Fugatti, nel ringraziare il lavoro svolto dal corpo forestale trentino, ha aggiunto, “la volontà è continuare a mantenere profilo discreto perché sappiamo che ogni affermazione rischia di creare ulteriori tensioni“.