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CRONACA ESTERA

Allenatore ucciso durante una partita amatoriale in Messico: colpito dai proiettili in diretta social

Durante una partita, trasmessa in diretta streaming, quattro persone hanno fatto fuoco contro l’allenatore, uccidendolo sul posto. Indagini in corso

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Ubaldo Argenio

GIORNALISTA

Giornalista pubblicista esperto di cultura, sport e cronaca, scrive anche di attualità, politica e spettacolo. Laureato in Scienze della Comunicazione, inizia a collaborare con testate locali di Benevento per poi passare a testate nazionali, per le quali si è occupato principalmente di approfondimenti sportivi e culturali. Lavora anche come editor.

Un morto e un ferito: questo il risultato di un attacco armato avvenuto durante una partita di calcio amatoriale, in Messico. Quattro assalitori sono giunti a bordo campo e hanno freddato uno dei due allenatori, per poi dileguarsi. La polizia ora indaga per risalire agli assassini, per quella che si configura come un’esecuzione.

L’assalto armato durante la partita

Una partita di calcio amatoriale in notturna, come ce ne sono ovunque in questo periodo. Siamo a Ciudad Obregón, nello Stato messicano di Sonora, e la sera mercoledì 19 luglio in campo si sfidano la Gamesa Union, che trasmette in diretta social l’incontro, e la Coca Cola Union.

La partita, che si sta svolgendo in un campo dell’Unione Sportiva Cajeme, nel quartiere omonimo, è momentaneamente ferma, a causa di un giocatore rimasto a terra per un infortunio. Improvvisamente, nel silenzio del gioco fermo, dieci colpi di pistola vengono esplosi.


Il video nel quale è possibile udire gli spari a bordo campo, pubblicato su Twitter dal giornalista messicano Alfredo Alvarez

I giocatori si voltano, qualcuno corre, l’arbitro fischia la fine della partita. A quel punto il telecronista, resosi conto di quanto accaduto, comunica il tutto agli spettatori: “Questa partita è finita, signori, purtroppo qui a bordo campo è appena avvenuto un omicidio”.

L’omicidio dell’allenatore

Intorno alle 21:20, diversi colpi di arma da fuoco hanno raggiunto l’allenatore 44enne Jorge Alberto N., soprannominato “El Pelirrojo”, sportivo molto conosciuto nella zona. Secondo alcune testimonianze, l’uomo era appoggiato alla recinzione perimetrale del campo sportivo, quando è stato colpito a morte.

Gli assalitori, dopo aver esploso i colpi, si sono dileguati. In poco tempo sul posto sono accorsi gli agenti di polizia e i paramedici della Croce Rossa, che non hanno potuto far altro che constatare il decesso dell’allenatore.

Il giorno dopo l’attacco, l’Ufficio del Procuratore Generale dello Stato (FGJE) ha annunciato che, oltre all’esecuzione di Jorge Alberto N., nell’agguato è rimasto ferito anche un giovane di 19 anni, identificato come Francisco Javier N., che è stato trasferito in ospedale per essere curato.

Le indagini della polizia

Secondo il procuratore generale dello stato, Gustavo Rómulo Salas, “quattro soggetti sono scesi da un veicolo per eseguire un attacco diretto a questa persona, e abbiamo già informazioni sul movente e sui possibili mandanti di coloro che sono stati gli esecutori materiali”.

Jorge Lamarque, presidente municipale di Cajeme, ha invece detto che quanto avvenuto rientra nel problema della scarsa sicurezza e della criminalità organizzata che la sua amministrazione combatte. Secondo i media locali, questa esecuzione porta a 27 gli omicidi intenzionali registrati nel solo mese di luglio a Cajeme.

Nel 2022, Ciudad Obregón è stata indicata come la terza città più violenta al mondo (comunque meglio del secondo posto dell’anno precedente), con un tasso di 138,23 omicidi ogni 100.000 abitanti.

Fonte foto: iStock

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