Abramovich ai negoziati tra Russia e Ucraina: perché è stato scelto come mediatore dagli ucraini
Perché il magnate russo Roman Abramovich, proprietario del Chelsea, è una delle figure chiave dei negoziati tra Russia e Ucraina
Ai negoziati tra Russia e Ucraina organizzati a Gomel (Bielorussia) partecipa anche Roman Abramovich, noto alle cronache calcistiche per essere il proprietario del Chelsea. L’imprenditore è considerato uno degli oligarchi vicini al presidente Vladimir Putin. Nei giorni scorsi, al termine della finale della Coppa di Lega inglese, che la sua squadra ha perso ai rigori contro il Liverpool, ha dichiarato di voler cedere la gestione della società ai vertici della fondazione benefica del club.
Una mossa atta a scongiurare le sanzioni economiche imposte agli oligarchi vicini al presidente Putin da parte della Ue, del Regno Unito e degli Usa. “Lo faccio per il bene dei Blues. Da quando sono alla guida del club ho sempre difeso i suoi interessi. Per questo mi sfilerò dalla carica attuale, affidando i principali compiti manageriali agli amministratori della Chelsea Foundation”, aveva detto il numero uno dei Blues. La vicenda si lega in qualche modo alla sua presenza ai negoziati per il cessate il fuoco tra Russia e Ucraina.
Negoziati Ucraina-Russia, c’è anche Roman Abramovich: ha stretti legami con le comunità ebraiche in Ucraina e Russia
Per provare a far intendere di essere un “uomo di pace”, Abramovich, secondo il “The Jerusalem Post”, attualmente si trova in Bielorussia per seguire da vicino i colloqui tra russi e ucraini su richiesta dell’Ucraina. Nei negoziati avrebbe il ruolo di mediatore. Ma perché proprio lui?
Abramovich ha rapporti profondi con le comunità ebraiche sia in Ucraina sia in Russia. Altrimenti detto è una figura “trasversale” che potrebbe essere preziosa nel corso dei negoziati. L’ambasciatore dell’Ucraina in Israele, Yevgen Kornichuk, non ha rilasciato esternazioni specifiche sul coinvolgimento di Abramovich nei colloqui, ma ha reso noto di provare stima verso “chiunque possa aiutare, se ha abbastanza influenza”.
Abramovich: la sua posizione sulla guerra tra Russia e Ucraina
Per quel che riguarda il conflitto in corso, Abramovich per il momento non si è espresso pubblicamente. Da rilevare, però, che qualche messaggio indiretto lo ha lasciato trapelare. Prima ha fatto capire che per lui la situazione venutasi a creare è molto grave e che necessità di preghiere affinché il conflitto possa trovare rapidamente uno sbocco verso la pace. Poi non ha in alcun modo ostacolato i canali ufficiali del Chelsea che in questi giorni hanno non di rado promosso pace e solidarietà verso il popolo ucraino.