Zangrillo contro Salvini, selfie senza mascherina: "Ha sbagliato"
Il medico, che aveva dichiarato che il coronavirus "non esiste più", ha bacchettato il leader della Lega per non aver rispettato le regole il 2 giugno
Hanno creato molte polemiche le parole di Alberto Zangrillo, direttore della Terapia intensiva dell’ospedale San Raffaele di Milano, che negli scorsi giorni aveva dichiarato che il coronavirus “non esiste più”. Il medico aveva precisato di riferirsi all’impatto del Sars-Cov-2 sul sistema sanitario, ma le sue dichiarazioni potrebbero aver spinto tante persone ad abbandonare la cautela e le misure previste per prevenire il contagio.
Zangrillo: “Non è colpa mia se ci sono state le piazze piene”
Se “ci sono state le piazze degli arancioni, dei verdi, o dei gialli che non si sono distanziate e non hanno rispettato le regole, non è colpa mia“, ha spiegato il professore a Un giorno da pecora, il programma di Rai Radio 1 di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro.
Sceso in piazza a Roma il 2 giugno, il leader della Lega Matteo Salvini si è abbassato la mascherina, causando molte polemiche, e spiegando che per gli esperti il virus starebbe morendo. “Matteo Salvini ha sbagliato“, ha spiegato Alberto Zangrillo, bacchettando il politico.
Zangrillo: “Non ho mandato Silvio Berlusconi in Francia”
Il professor Alberto Zangrillo è anche il medico personale di Silvio Berlusconi, ai microfoni di Rai Radio 1 ha spiegato di non aver convinto il Cav a passare la quarantena in Francia. “Assolutamente no. Anzi, io ho cercato sempre di essere molto tranquillizzante da questo punto di vista”.
“C’è da dire che c’erano dei confini nazionali fino a qualche tempo fa invalicabili, infatti mi risulta che torni a breve. Comunque non gli ho consigliato niente di più che non siano le norme del buonsenso”, ha aggiunto.
Zangrillo: “Ho più paura dei fulmini che del coronavirus”
Alberto Zangrillo si è poi lasciato andare a una confessione: “Ho paura dei fulmini, sì. Mi è capitato di esser nel mezzo di un temporale nei boschi e lì veramente impazzisco. Lì viene fuori l’uomo di scienza. In quel momento capisco che tutto quel che può capitare è indipendente dalla mia volontà. Come crepare per un fulmine”.
Il medico ha ammesso di temere più i fulmini che il coronavirus. “Ho più paura dei fulmini. Come fai a difenderti dai fulmini?“.