Violenza alla festa di Genovese: la sua rivelazione sulla droga
Durante l'interrogatorio, durato 5 ore, l'imprenditore Alberto Genovese ha ammesso di avere un problema di tossicodipendenza
Alberto Genovese ha risposto alle domande degli inquirenti durante un interrogatorio particolarmente difficile. L’imprenditore, ex amministratore delegato del sito Facile.it, è stato arrestato con l’accusa di violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, lesioni e cessione di stupefacenti. A far partire le indagini è stata una 18enne che, dopo una festa nella villa del manager, è stata drogata, rinchiusa in una camera e seviziata per un’intera giornata. Il Corriere della Sera ha riportato le dichiarazioni dell’uomo.
“Mi drogo da quattro anni“, da quando “ho perso ogni ruolo operativo nelle mie società”, avrebbe detto Alberto Genovese durante l’interrogatorio. “Ora non sono più quello di prima, un grande lavoratore che ha costruito tutto dal nulla”. La dipendenza sarebbe peggiorata nel corso degli anni, e ora sarebbe arrivato all’assunzione “anche di tre, quattro grammi di cocaina al giorno“.
La droga, acquistata grazie a un patrimonio di oltre 100 milioni di euro ottenuto con la vendita delle start up, veniva servita a Terrazza Sentimento su piatti da portata. All’interno dell’appartamento di Milano, ragazze giovanissime e uomini quarantenni si divertivano consumando stupefacenti con musica a volume alto per tutta la notte.
“A casa mia tanti assumevano droga liberamente“, ha ammesso Alberto Genovese. Situazione testimoniata dalle videocamere di sorveglianza sparse in tutti gli angoli della casa. Le stesse che hanno ripreso le violenze. L’imprenditore, riporta il Corriere della Sera, aveva chiesto a un tecnico informatico di “piallare” le registrazioni, per evitare che finissero nelle mani della giustizia.
Grazie ai video gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Miano, guidati da Marco Calì, sono riusciti a ricostruire gli inquietanti avvenimenti della notte del rapimento e dello stupro della 18enne.
“Quando sono sotto gli effetti della droga non riesco a controllarmi e non capisco più quale sia il confine tra ciò che è legale e ciò che è illegale“, ha ripetuto Alberto Genovese al pm Rosaria Stagnaro e al procuratore aggiunto Letizia Mannella, durante un interrogatorio di cinque ore. L’imprenditore è assistito dai legali Davide Luigi Ferrari e Luigi Isolabella.
“Ho bisogno di curarmi“. Questo l’appello del 43enne ai magistrati. Gli investigatori stanno cercando di identificare chi invitava le ragazze, l’esistenza di un giro di prostituzione a Terrazza Sentimento e se si sono verificate altre violenze. Inoltre si cerca di conoscere la provenienza della droga: all’interno della cassaforte di Alberto Genvoese sono stati rinvenuti oltre 40 grammi di cocaina, chetamina e Mdma.
Nel mentre, riporta il Corriere della Sera, l’hashtag #terrazzasentimento è sparito dai social, insieme ai profili Instagram e Facebook della residenza e tutte le foto e condivisioni che mostravano gli ospiti ai festini dell’imprenditore. Tra la folla anche celebrità come Belén Rodriguez.