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Genovese, violenze ai festini: il timore degli investigatori

Secondo gli inquirenti, l'imprenditore Alberto Genovese potrebbe tentare di influenzare le testimoni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Gli investigatori della squadra mobile, diretti da Marco Calì, stanno procedendo spediti nelle indagini che riguardano il sequestro e le violenze subiti da una 18enne, segregata e stuprata dall’imprenditore Alberto Genovese. Per ricostruire quelle tragiche 24 ore, gli inquirenti stanno cercando di capire quante persone sono coinvolte nel rapimento della giovane, e se sono avvenuti tentativi di condizionare le testimoni chiave, anche con denaro. Ne dà notizia Repubblica.

Dopo il tentativo di cancellare i video della festa, girati anche in camera da letto, si teme che Alberto Genovese e il suo entourage possano fare pressioni ad altre possibili vittime.

Dall’inchiesta emerge un quadro ben preciso degli invitati alla festa nella quale si è consumato lo stupro: una trentina di ragazze giovanissime, tra i 18 e i 20 anni, e uomini tra i 30 e 40 anni. Alcune partecipanti sono già state interrogate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dal pm Rosaria Stagnaro, e avrebbero confermato, come riporta Repubblica, che nei party di Terrazza Sentimento, a pochi passi dal Duomo di Milano, veniva fatto abitualmente uso di droga.

Genovese, slitta l’interrogatorio del braccio destro Daniele Leali

Alberto Genovese dovrebbe essere interrogato a breve, mentre è stato rimandato il momento in cui verrà sentito il suo braccio destro, il dj Daniele Leali, non indagato e attualmente in India. Secondo le ragazze sarebbe stato lo spacciatore ufficiale dei festini.

“Smentisco quanto dichiarato dalle ragazze“, ha dichiarato a Repubblica il suo avvocato Sabino Di Sibio. “Un conto è dire di aver portato sostanza da fuori a dentro l’abitazione, un’altra è essere presente all’interno e consumarla assieme agli altri, limitandosi eventualmente a passarla. Cosa che comunque Daniele Leali smentisce. Sono due aspetti completamente diversi”.

Sul viaggio a Bali del dj, l’avvocato ha spiegato che “già prima del 10 ottobre aveva stipulato contratti di lavoro, e si è spostato per fare il dj nella località dove si trova ora. Non per sfuggire da qualcosa. Se avesse voluto farlo, non avrebbe postato il suo viaggio sui social, quando tornerà saremo pronti a chiarire la sua posizione”, ha concluso.

polizia Fonte foto: Ansa
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