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Emilio Fede ricorda Alfredino dopo 40 anni: "Non ha precedenti"

Emilio Fede ha ricordato la tragedia di Vermicino che quarant'anni fa ha scosso l'Italia e fu seguita da 23 milioni di spettatori

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nel giorno che segna i quarant’anni dalla tragedia di Alfredino Rampi, il bambino di 6 anni caduto in un pozzo artesiano nelle campagne di Vermicino alle porte di Roma, Emilio Fede ha voluto ricordare la nascita della “tv del dolore”. La tragedia, infatti, venne coperta con una diretta televisiva di oltre 18 ore seguita da più di 23 milioni di spettatori.

All’epoca Emilio Fede era direttore del Tg1 e ha parlato così, intervistato da Adnkronos, della tv che stava nascendo: “Non è mai stato capito che nacque per esaltare la solidarietà, non la disperazione; per raccontare le lacrime, le preghiere, il desiderio di salvare la vita; far capire la speranza, il dovere e quindi la gioia di salvare”

Oggi invece, ha osservato Fede, “manca la voglia e il dovere di tenersi al di fuori, non diventarne protagonista. La cronaca è un’altra cosa: è vivere direttamente. A Vermicino il protagonista chi era? Chi scendeva? O il bambino intrappolato nel pozzo? La cronaca era il racconto di chi assisteva alla fine di una vita”.

Alla fine il bambino venne “agganciato da un acrobata”, ha ricordato Fede, poi quell’urlo ‘l’ho perso, l’ho perso…’ e “poi un eco profondo, l’ultimo grido di Alfredino che precipitava per altri 50 metri: Muoio….Muoio…. Quando lo racconto, ancora adesso e sempre lo vivo”.

“Quella di Vermicino – ha concluso Emilio Fede – è una storia che per come nasce, cresce e muore non ha precedenti – ricorda Fede – Ero appena stato nominato direttore ed era la mia prima riunione per l’edizione delle 13. Un redattore mi ha parlato di Vermicino e riferito che una squadra di vigili del fuoco stava andando a tirare fuori il bambino dal pozzo. Così ho detto: mandiamo una telecamera “.

Fonte foto: ANSA

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