Vaiolo delle scimmie, rischio contagio per Roma-Feyenoord? Il parere del virologo sulla finale di Conference

È più facile che si infettino con il Covid-19 che con il vaiolo delle scimmie. Risponde così il virologo Massimo Andreoni di fronte alle preoccupazioni di un rischio contagio tra i migliaia di tifosi italiani volati a Tirana per assistere alla finale di Conference League di stasera, tra Roma e Feyenoord. La concentrazione di decine di migliaia di persone nella capitale albanese potrebbe essere terreno di trasmissione di virus, come accaduto in passato in altri maxi assembramenti. Non del ‘Monkeypox’ che da giorni provoca allarme, ma piuttosto del Sars-CoV-2 che, come sottolinea l’esperto, nel Paese balcanico continua a circolare.

Vaiolo delle scimmie, rischio di contagio per Roma-Feyenoord? Il parere di Andreoni

“È più facile che decine di migliaia di persone ‘ammucchiate’, tra tifosi italiani e olandesi, si scambino un po’ di Covid piuttosto che il Monkeypox” commenta, interpellato dall’agenzia Dire, il direttore dell’Unità operativa complessa di Malattie infettive al Policlinico Tor Vergata di Roma.

“Mi sembra difficile – spiega Andreoni – in Albania non ci sono casi di Monkeypox e in Italia sono pochissimi quindi l’evento sfortunato che in questo momento in Albania ci sia un paziente con il vaiolo della scimmia e che si possa scambiare l’infezione con altri è oggettivamente bassissimo”.

Vaiolo delle scimmie, Roma-Feyenoord a rischio?Andreoni: “Più probabile contagio da Covid”

Secondo il direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit), il rischio è invece “molto più alto con il Covid, perché il virus sta circolando in Albania e in Italia ieri si sono registrati 29mila nuovi casi, per cui la possibilità di incontrare qualcuno con questo virus mi sembra statisticamente molto ma molto più alta. L’indice di trasmissibilità della variante Omicron sta a 9/10, dunque una persona ne infetta 9/10, quello del Monkeypox è inferiore a 1, quindi il rischio tra i due virus è 1 a un milione”.

Il virologo tiene però a puntualizzare che “se per caso ci fosse una persona infetta (con il vaiolo delle scimmie) il rischio è maggiore, perché i tifosi si trovano in un sistema di grande contatto, ma stiamo parlando di una malattia in cui in Europa ci sono meno di cento casi, per cui il rischio di incontrare una persona potenzialmente infetta mi sembra bassissimo e francamente non avanzerei questi ipotesi. Sarei invece più preoccupato del Covid, perché ne gira ancora molto”.

Vaiolo delle scimmie, Roma-Feyenoord a rischio? La previsione di Andreoni

Come ribadito in questi giorni dagli esperti di Sanità, nonostante i casi in Italia siano saliti a sei, anche secondo il parere di Andreoni è molto probabile che il vaiolo delle scimmie rimanga un fenomeno contenuto: “Non mi aspetterei una grande diffusione di questo virus – dice il virologo. Possiamo aspettarci una certa numerosità di casi, magari fino a 100, ma non credo, per esempio fino a 100mila. Non è una malattia come il vaiolo umano ma è un virus con un R con0 sotto l’1, che quindi tende ad estinguersi spontaneamente”.

Fonte foto: ANSA