Vaiolo delle scimmie, salgono ancora i casi in Italia. L'ipotesi dello Spallanzani sul contagio
Il bilancio dei casi di vaiolo delle scimmie in Italia è salito a cinque contagi: la nota dell'Istituto Nazionale di Malattie Infettive Spallanzani
Il numero di casi di vaiolo delle scimmie in Italia sale ancora. Un quinto caso di ‘monkeypox‘, con caratteristiche cliniche e di trasmissione simili ai precedenti, è stato notificato nella giornata di martedì 24 maggio dall’Istituto Spallanzani di Roma. L’ospedale romano ha anche comunicato che “sono in corso gli accertamenti su altri casi sospetti“.
Vaiolo delle scimmie in Italia: l’ipotesi dello Spallanzani
Come riporta l’agenzia ‘Adnkronos’, lo Spallanzani ha reso noto che i suoi ricercatori “hanno completato la prima fase dell’analisi della sequenza del Dna del Monkeypox virus dei primi 3 casi di vaiolo delle scimmie osservati in Italia e seguiti presso l’Istituto romano”.
L’Istituto ha spiegato che “i campioni risultati positivi al Monkeypox virus sono stati sequenziati per il gene dell’emoagglutinina (Ha), che consente l’analisi filogenetica del virus, e sono tutti risultati affini al ceppo dell’Africa Occidentale, con una similarità del 100% con i virus isolati dei pazienti in Portogallo e Germania. Potremmo essere anche in Italia di fronte a un virus ‘paneuropeo’, correlato con i focolai osservati in vari Paesi europei, in particolare quello delle Isole Canarie”.
Il ‘Lazzaro Spallanzani’ di Roma è l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive.
Vaiolo delle scimmie: il punto del virologo Fabrizio Pregliasco
Del vaiolo delle scimmie, nelle scorse ore, ha parlato anche Fabrizio Pregliasco. Proprio all”Adnkronos’, sulle modalità di trasmissione dell’infezione, il virologo ha detto: “La trasmissione avviene in modo dimostrato anche attraverso droplets. L’atto sessuale per via anale facilita la possibilità di trasmissione di queste infezioni perché ci sono maggiori probabilità di contatto con il sangue e di lacerazioni”.
Vaiolo delle scimmie: le parole di Bassetti
Anche Matteo Bassetti, infettivologo dell’ospedale San Martino di Genova, ha commentato i recenti casi di vaiolo delle scimmie. Sull’utilità di un vaccino, all”Adnkronos’, ha dichiarato: “Non possiamo dire alla popolazione ‘da domani vi vacciniamo contro il vaiolo‘, perché vorrebbe dire che siamo di fronte ad una emergenza”.
L’infettivologo ha poi aggiunto: “Si può valutare eventualmente un’immunizzazione contro il vaiolo sugli operatori sanitari e su alcune categorie a rischio, se ce ne sono. Non è il momento, però, di estendere vaccinazione. Aspettiamo come evolvono i casi e poi si deciderà”.