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Vaccini, si riparte con AstraZeneca: i piani delle Regioni

Ripartono le vaccinazioni con il farmaco di AstraZeneca dopo il via libera dell'Ema: il piano però cambia da Regione a Regione

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dopo il via libera dell’Agenzia europea del farmaco, alle 15 di oggi in Italia si potrà tornare a somministrare il vaccino anti covid di AstraZeneca. Anche se le Regioni si muovono in ordine sparso: alcune partiranno subito, altre più avanti. Intanto si sta studiando come recuperare il tempo perso e affrontare il possibile fenomeno delle rinunce, rischio concreto dopo le incertezze degli ultimi giorni.

Come annunciato ieri da Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, appena il Comitato per i farmaci ad uso umano (CHMP) rilascerà il proprio parere, si procederà a revocare il divieto d’uso di AstraZeneca, consentendo di nuovo la somministrazione del vaccino.

AstraZeneca, Lombardia e Lazio ripartono subito

In Lazio e Lombardia, riporta il Corriere della Sera, si riprenderà subito con le somministrazioni del vaccino AstraZeneca, a partire da chi era stato convocato dalle 15 di oggi. Gli appuntamenti sono stati confermati e gli interessati avvertiti.

Verranno invece ricalendarizzati gli appuntamenti di chi era stato convocato per la mattina e di chi ha saltato la convocazione a causa dello stop deciso lunedì. Anche in Puglia si torna a vaccinare con AstraZeneca dalle 15, partendo dal personale delle forze dell’ordine.

AstraZeneca, le regioni che ripartono più avanti

Diverse Regioni hanno invece deciso di posticipare le vaccinazioni di AstraZeneca, principalmente per evitare la confusione sulla mezza giornata di oggi, che complicherebbe anche le prenotazioni dei giorni successivi.

Nelle Marche si ripartirà sabato, dopo aver avvertito tutti gli interessati. In Liguria invece, come annunciato dal governatore Toti, si riprenderà da lunedì 22 marzo. Anche in Umbria è stato tutto posticipato alla prossima settimana.

AstraZeneca, le possibili rinunce

Sono circa 200 mila le vaccinazioni saltate in questi giorni a causa dello stop cautelativo imposto dall’Aifa. Per recuperare saranno necessarie almeno due settimane.

C’è poi il problema delle rinunce. Le incertezze generate dal clamore mediatico sullo stop temporaneo al vaccino AstraZeneca in molti Paesi europei potrebbero indurre un certo numero di persone che si erano prenotate a rinunciare a presentarsi.

Le contromisure per affrontare il problema sono due. Una, già inserita nel piano vaccinale, prevede lo scivolamento di chi rifiuta in fondo alla lista. “Chi desidera fare un vaccino e non un altro si metterà in coda e non potrà pretendere di avere una priorità nelle vaccinazioni”, ha detto l’assessore alla Sanita del Lazio Alessio D’Amato.

L’altra potrà essere adottata già dai prossimi giorni e prevede il ricorso all’overbooking: le Regioni convocheranno un numero di persone leggermente più alto rispetto alle dosi disponibili. Così in caso di eventuali rinunce le dosi potranno venire somministrate subito ai sostituti, in modo da non rallentare il ritmo delle vaccinazioni.

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