Covid, Figliuolo spiega come e quando si uscirà dall'incubo
Covid e piano vaccinale, il generale Francesco Paolo Figliuolo parla per la prima volta in tv: le tappe per uscire dall'incubo del virus
Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha fatto il suo primo intervento televisivo da quando ha avuto l’incarico a commissario straordinario Covid, parlando nel corso della puntata del 14 marzo di Che Tempo Che Fa (Rai Tre), venendo intervistato da Fabio Fazio.
Figliuolo ha spiegato il piano vaccinale che l’esecutivo targato Mario Draghi ha pubblicato nella giornata di sabato. Piano che ha come obbiettivo quello di vaccinare “entro fine settembre almeno l’80 per cento degli italiani. A fine mese arriveremo a 15 milioni di dosi di vaccini, nel prossimo trimestre ne avremo 52 milioni, nel terzo 84 milioni di dosi”.
“Dobbiamo cambiare passo e accelerare. Servono più vaccini e più vaccinatori”, ha dichiarato il generale. Innanzi a qualche perplessità manifestata da Fazio, Figliuolo ha detto di aver notato “una forte azione del premier Mario Draghi sulle case farmaceutiche”.
“Io personalmente ho sentito quasi tutti gli amministratori delegati. Ci sono stati dei problemi, ma andremo a bilanciare. Inoltre avremo un’arma in più che è il vaccino Johnson&Johnson, monodose e stabile, facilmente trasportabile”.
Sulla questione delle dosi inutilizzate e quindi sprecate, ha detto che ha la volontà di “approfondire la questione delle dosi buttate”. E ancora: “Bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo, bene”, altrimenti bisogna andare “su classi vicine. Sennò, chiunque passa va vaccinato”.
Il generale ha poi spiegato che per il coordinamento con le Regioni si sente “più di una volta al giorno”, tramite “telefonate e WhatsApp”, con il presidente della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini. Molti contatti anche con il ministro della Salute, Roberto Speranza, con il quale il confronto è quotidiano, “in videoconferenza”.
Per quel che concerne la vaccinazione dei caregiver che hanno contatti con persone con disabilità e non autosufficienti, ha dichiarato che il “problema è stato recepito” e che “devono essere vaccinati i genitori, i tutori e i caregiver, i badanti per dirla in italiano, ovvero chi si occupa di queste persone”. “Sarebbe delittuoso non farlo”, ha chiosato.
Ora non resta che attendere l’arrivo di milioni di dosi e “poi si andrà con la vaccinazione di massa”, seguendo il piano che ” è cadenzato per età”. “Quando arriveranno i vaccini in massa – ha aggiunto il generale – si potrà fare fuoco con tutte le polveri. Satureremo tutti i siti, si andrà e ci si vaccinerà e chiuderemo la partita”.
“Vi chiedo di voler bene a tutti quelli che stanno dando tutto, cioè medici, infermieri, operatori socio sanitari impegnati in questa organizzazione. Se ci sono sbavature miglioreremo, faremo di tutto. Sono sicuro che il nostro popolo farà la sua parte, nei momenti difficili lo ha sempre fatto, riusciremo a vincere questa sfida e a debellare questo terribile virus”, ha concluso Figliuolo.