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Vaccino, Burioni contro l'Istituto superiore di sanità: il motivo

Il virologo Roberto Burioni ha criticato le regole dell'Iss per i vaccinati, su Twitter: il motivo dell'attacco

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Alcuni giorni fa il virologo Roberto Burioni ha pubblicato sul suo account Twitter una foto che lo ritrae, all’aperto, vicino al professore Alberto Zangrillo, fuori dalla clinica San Raffaele di Milano, dove lavorano entrambi. Nello scatto, nessuno dei due indossa la mascherina e non c’è il rispetto del metro di distanziamento: due elementi che hanno fatto piovere non poche critiche sui due protagonisti.

Nei commenti del post, Burioni ha poi citato le raccomandazioni in vigore negli Stati Uniti, dove chi è vaccinato può sostanzialmente comportarsi come hanno fatto Burioni e Zangrillo. Il problema è che in Italia non è così: e lui stesso per questo, sempre su Twitter, ha attaccato l’Istituto superiore di sanità.

Vaccini, Burioni contro l’Istituto superiore di sanità: il motivo

“Istituto superiore di sanità: per i vaccinati tutte le precauzioni distanziamento, mascherine, igiene mani ed eventuale quarantena. Al contrario negli Stati Uniti per il Centers for Disease Control & Prevention persone vaccinate possono stare all’interno senza mascherine e non devono osservare la quarantena. Chi esagera? Secondo me gli italiani”. Questo il nuovo tweet pubblicato da Burioni sul suo account intorno alle 21 di mercoledì 17 marzo.

Vaccini, Burioni attacca l’Iss: cosa ne pensano gli utenti

C’è chi non è d’accordo con Burioni e scrive: “Però in Italia a inizio mese un caso su 20 era variante sudafricana, e oggi è uscito uno studio (non il primo) che stima l’efficacia di AstraZeneca nel prevenire la trasmissione per questa variante al 10% (CI -77 to 55). Secondo me ha un senso l’approccio cauto dell’Iss”.

Non manca però chi appoggia il noto virologo: “Speriamo che l’Iss cambi altrimenti continueremo a dare l’alibi per non vaccinarsi“.

Vaccini, cosa dice l’Istituto superiore di sanità

Roberto Burioni si riferisce al rapporto ISS Covid-19 numero 4 del 2021, pubblicato il 13 marzo, dal titolo ‘Indicazioni ad interim sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni da SARS-CoV-2 in tema di varianti e vaccinazione anti-COVID-19‘. Si tratta di un documento scritto insieme al Ministero della Salute, all’Aifa e all’Inail.

Al suo interno, nel secondo punto del secondo paragrafo, si sottolinea che una persona vaccinata “con una o due dosi” deve continuare a osservare tutte le misure di prevenzione “quali il distanziamento fisico, l’uso delle mascherine e l’igiene delle mani”. Questo perché  “non è ancora noto se la vaccinazione sia efficace anche nella prevenzione dell’acquisizione dell’infezione e/o della sua trasmissione ad altre persone”.

“Questo ancor più alla luce dell’attuale situazione epidemiologica che vede la comparsa e la circolazione di nuove varianti virali – prosegue il documento – che appaiono più diffusive rispetto al virus circolante nella prima fase della pandemia e per le quali la protezione vaccinale potrebbe essere inferiore a quella esercitata rispetto al ceppo virale originario”.

burioni-vaccino Fonte foto: ANSA
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