Burioni minaccia di chiudere i social: lo sfogo del virologo
Il virologo Roberto Burioni non ha gradito un virgolettato a lui attribuito: il suo sfogo su Twitter
Il noto virologo Roberto Burioni potrebbe presto chiudere i suoi canali social e limitarsi a comunicare sulla pandemia di coronavirus esclusivamente sulle riviste scientifiche. Ad annunciarlo è stato lo stesso esperto, che si è lasciato andare a uno sfogo sul suo profilo ‘Twitter’.
Covid e informazione: lo sfogo di Burioni su Twitter
Burioni, in particolare, si è lamentato per un virgolettato a lui attribuito.
Il virologo ha prima condiviso quanto da lui effettivamente scritto su ‘Twitter’: “Novità sulla variante ‘brasiliana’ (P.1) e la sua capacità di sfuggire ai vaccini. Nei sieri dei vaccinati l’attività neutralizzante cala, ma non scende mai sotto il titolo di 1:100. Basta spargere il terrore senza motivo”.
Poi Burioni ha riportato il titolo col virgolettato a lui attribuito: “Variante brasiliana Covid, Burioni: ‘Non sfugge ai vaccini, no a terrorismo immotivato'”.
Questo il suo commento: “Per l’ennesima volta, un virgolettato riporta una frase che io non ho mai pronunciato. È impossibile informare correttamente se le mie parole vengono completamente distorte“.
Poi l’annuncio: “Mi spiace, ma se le cose continuano così io chiudo i social e scrivo solo sulle riviste scientifiche”.
Un utente ha risposto così al suo tweet: “Ok, virgolettato non corretto. Ma allora il vaccino è scudo resistente o no alla variante? Tradurre 1:100 ai non addetti di Twitter non sarebbe male”.
La replica di Burioni: “Ancora non si sa. Quello riportato è un dato incoraggiante, ma per potere concludere ‘la variante brasiliana non sfugge ai vaccini’ ci vogliono studi clinici che al momento non ci sono”.
Anche Paolo Attivissimo, giornalista informatico e “cacciatore di bufale” (come si legge nella sua bio su ‘Twitter’), ha risposto a Burioni. Questo il suo commento: “Non cambierebbe nulla: la colpa qui è di chi si inventa il virgolettati. Se li inventerebbe prendendoli dall’abstract della rivista scientifica. O dal Daily Mail”.
Burioni ha risposto: “La mia speranza è che gli articoli scientifici non li leggano“.