Vaccinarsi anche per prevenire il Long Covid: parla Brusaferro
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro ha fatto il punto sulla campagna di vaccinazione anti Covid in Italia
“Dobbiamo immunizzare la fascia più ampia possibile di cittadini”, perché “man mano che si andrà avanti con le vaccinazioni aumenteranno le possibilità di mantenere e consolidare le aperture conquistate“. Così al Corriere della Sera Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto Superiore di Sanità e portavoce del Comitato tecnico scientifico.
“Siamo ancora in tempo per non tornare indietro e non dover fare rinunce di libertà. La scommessa – spiega – è garantire che il virus circoli sempre meno e questo si può ottenere solo se la popolazione aderisce in massa e rapidamente alla campagna di immunizzazione“.
Ci sono ancora oltre due milioni di over 60 non ancora vaccinati: “L’importante è raggiungerli, ideale sarebbe poterlo fare attraverso la consapevolezza. La scelta degli strumenti per arrivare a questo risultato esula dalle nostre competenze di tecnici, è di natura politica”.
“Tutti – sottolinea – dovrebbero essere protagonisti di questa azione di convincimento, medici di famiglia, farmacisti, il personale sanitario”.
Allo stesso tempo è necessario vaccinare i giovani, “soprattutto proiettandoci in avanti, a settembre-ottobre quando i trasporti pubblici saranno in piena attività e il clima sarà meno favorevole di quello estivo”.
Sull’obbligo vaccinale Brusaferro non si sbilancia, ma ricorda che “dobbiamo immunizzare la fascia più ampia possibile di cittadini. La modulazione degli strumenti deve tener conto della sensibilità delle persone e del contesto sociale, sapendo che è necessario raggiungere coperture”.
A chi pensa di poter rischiare il contagio, Brusaferro ricorda che “l’infezione va evitata a ogni costo. Esiste una condizione che si chiama Long Covid, la persistenza dei sintomi a settimane dalla guarigione”.
“I dati internazionali – spiega – suggeriscono che ci sia un numero non trascurabile di questi casi: dopo 12 settimane fino al 13% dei guariti risentono del post Covid. Quindi la prima regola è non contrarre il virus”.