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Trovato morto in Trentino l'orso M62: era nella "lista nera" di Fugatti ma non aveva mai attaccato nessuno

Era uno degli orsi considerati “problematici”, pur non avendo mai aggredito nessuno. Per il presidente della Provincia autonoma di Trento era da abbattere

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La carcassa di un orso, l’esemplare denominato M62, è stata rinvenuta in Trentino da un gruppo di escursionisti, in una zona tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. L’animale era tra quelli considerati “problematici” e il presidente della Provincia Fugatti aveva fatto richiesta di abbattimento.

Il ritrovamento dell’orso M62

La carcassa dell’orso denominato M62 è stata ritrovata da un gruppo di escursionisti in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino, nella provincia di Trento, in Trentino-Alto Adige.

L’animale è stato rinvenuto in avanzato stato di decomposizione, ed è stata la stessa Provincia a confermarne l’identità: “Si tratta dell’esemplare M62. La sua identità è confermata dalle marche auricolari”.

Trovato morto in Trentino l'orso M62: era nella Fonte foto: IPA
Un cartello a una manifestazione degli animalisti del Centro Fauna Alpina di Casteller contro la soppressione dell’orsa Jj4

“A stabilire le cause della morte – fanno sapere dalla Provincia di Trento – sarà l’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, al quale sarà consegnato l’esemplare. Il recupero è stato curato dal Corpo forestale trentino”.

Un orso problematico

L’orso M62 era uno dei tre orsi in lista per l’abbattimento in quanto considerati “problematici” dal presidente della Provincia di Trento e della Regione autonoma del Trentino-Alto Adige, Maurizio Fugatti.

Gli altri due plantigradi nella “lista nera” di Fugatti sono l’ormai famosa ora Jj4, responsabile della morte del runner Andrea Papi, e l’orso Mj5, che ha attaccato un escursionista in valle di Rabbi, lo scorso 5 marzo.

A differenza degli altri due però, l’orso M62, nato nel 2018, non ha mai aggredito nessuno.  Nel 2021 e 2022 ha però “mostrato comportamenti particolarmente confidenti per i quali sono risultati adottabili le misure previste dal Pacobace, anche energiche” ha spiegato l’Ispra.

L’ombra del bracconaggio

E dall’Enpa si dicono “addolorati, scioccati ed estremamente preoccupati per la morte di M62, uno degli orsi che Maurizio Fugatti aveva condannato a morte nei giorni scorsi”, mentre cresce il dubbio che “la caccia alle streghe” scatenata da Fugatti abbia “finito per armare la mano dei bracconieri”.

“Se dovessero emergere responsabilità umane nella morte di M62, Enpa procederà immediatamente per le vie legali”, hanno aggiunto i membri dell’Ente Nazionale Protezione Animali.

Dal canto suo il presidente Fugatti, tornando sul tema dell’orsa che ha ucciso Andrea Papi, ha dichiarato nei giorni scorsi che “il problema non è l’orsa Jj4, faccia la fine che deve fare, io la abbatterei domani mattina se me lo fanno fare. Il problema sono i circa 70 orsi in eccesso che ci sono sul territorio rispetto al progetto originale”.

Per fugare ogni dubbio comunque, le associazioni Leal, Odv e Zampe, con il patrocinio degli avvocati Rosaria Loprete e Giada Bernardi, hanno inviato al Servizio forestale della Provincia autonoma di Trento ed all’Istituto zooprofilattico delle Venezie un’istanza di accesso agli atti relativi al ritrovamento della carcassa dell’orso M62, chiedendo di poter partecipare all’autopsia dell’animale.

fugatti Fonte foto: ANSA
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