Elezioni europee 2019, gli esclusi eccellenti
Alcuni dei candidati più noti che non ce l'hanno fatta ad essere eletti al Parlamento europeo
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La lista lista+Europa-Italia in Comune non è riuscita a superare la soglia di sbarramento del 4%. Emma Bonino, capolista nella circoscrizione Centro, ha raccolto comunque 28.637 preferenze
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Candidato nella stessa lista nel Nord-est, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti ha raccolto 21.407 preferenze. Nella sua Parma +Europa ha raggiunto l'8% dei voti
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Philippe Daverio, anche lui candidato con +Europa, ha raccolto 13.528 preferenze
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Fuori dall'europarlamento anche Pippo Civati, ex leader di Possibile candidato nelle liste di Europa Verde nel Centro e nel Nord-Ovest: ha ottenuto 12.247 preferenze
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La Sinistra non ha superato lo sbarramento: fuori dai giochi Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana
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Fuori anche l'ex giornalista Rai Corradino Mineo, candidato con La Sinistra nella circoscrizione Isole, che ha ottenuto 12.672 voti
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Nonostante il buon risultato di Fratelli d'Italia e i 7.878 voti raccolti nel nord-ovest, Daniela Santanché non è riuscita a entrare negli eletti del partito di Giorgia Meloni
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Stesso discorso per Elisabetta Gardini, candidata con Fratelli d'Italia: i 14.669 voti presi a Padova non sono bastati
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Fuori dal parlamento europeo anche i due Mussolini. Alessandra, candidata con Forza Italia, è terza nella circoscrizione Centro con 11.000 preferenze
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Caio Giulio Cesare, candidato con Fratelli d'Italia, è quinto nella circoscrizione Sud
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Esclusa anche l'ex ministra Cecile Kyenge, rimasta fuori dagli eletti del PD nella circoscrizione del nord-est